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A Pomeriggio 5 scoppia il caso Can Yaman: gli opinionisti in studio con Myrta Merlino analizzano le vicende che vedono coinvolto l’attore turco e non si risparmiano.

Alcuni giorni fa Selvaggia Lucarelli ha puntato i riflettori sull’ennesimo caso di beneficenza ”furbetta”. Dopo il caso Ferragni-Balocco, la giornalista si è occupata a lungo di VIP e pubblicità occulte, facendosi portavoce per tutti i followers in buona fede illusi da false promozioni e opere benefiche. L’ultimo finito nel mirino è l’amatissimo attore turco Can Yaman. L’attore, di recente traferitosi in Spagna dopo l’enorme successo nel nostro paese, ha fondato una Onlus per aiutare i bambini in condizioni difficili, la ”Can Yaman For Children”. Secondo la Lucarelli, questa associazione nasconde qualcosa sotto il tappeto: più che raccogliere soldi per i bambini, le donazioni sembrerebbero servire più a scopi promozionali e commerciali.

Tutti contro Can Yaman: ”Dov’è l’onore?”

A Pomeriggio 5 si parla di beneficenza opaca, a discuterne con Myrta Merlino ci sono Alessandro Cecchi Paone, Marina La Rosa, Giorgia Venturelli e Flavia Vento. E tutti sembrano essere già convinti della colpevolezza di Yaman. Alessandro Cecchi Paone parla di alcune promozioni in collaborazione con l‘Umberto I e contesta la creazione della Onlus. Quando da anni ce ne sono già di grandi a livello mondiale, a che scopo crearne una a proprio nome se non per far risaltare la propria immagine? Anche Myrta Merlino è perentoria. Da ambasciatrice Unicef la conduttrice si sente toccata nel profondo.

Per lei la beneficenza più che far guadagnare deve costare, non si fa beneficenza per ottenere riconoscimenti e visibilità, ma deve essere un atto totalmente disinteressato. In favore degli altri insomma. Stando a quanto dice l’indagine di Selvaggia Lucarelli, il tour benefico di Can Yaman non è stato altro che un tour commerciale. Una promozione sociale più che benefica. E in studio sono tutti concordi. Flavio Vento parla di mancanza totale di onore quando si usa la propria immagine a scapito di opere benefiche. Insomma, a Pomeriggio 5 non le mandano di certo a dire. Ma in una situazione delicata come questa, fatta di accuse per ora senza prove e indagini, non è lesivo per l’immagine di un personaggio sentenziarlo come colpevole? Diamo tempo al tempo. Chi ha sbagliato, pagherà come è giusto e come è già successo. Di certo non mancheranno gli sviluppi in questa torbida vicenda.

 

 

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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