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Luca Zingaretti appende al chiodo per il momento i panni del Commissario Montalbano e veste quelli del Pubblico Ministero Alberto Lenzi attivo presso la procura di Reggio Calabria. Il film-tv di cui stiamo parlando è Il Giudice Meschino, che andrà in onda oggi domenica 21 marzo in  prima serata. La rete su cui verrà trasmesso sarà quella di Rai 1.

La miniserie è andata in onda nel 2014 in due puntate e racconta le vicende del Pubblico Ministero Alberto Lenzi di Reggio Calabria. Quest’ultimo ha un figlio, Enrico ed è separato ma intrattiene una relazione con Marina, maresciallo dei Carabinieri.

Un giorno il suo amico e collega magistrato Giorgio Maremmi viene ucciso in un agguato da parte di due sicari e si mette al lavoro per cercare il colpevole. Le indagini dapprima portano a Francesco Manto, esponente della ‘ndrangheta del posto verso cui il magistrato aveva pronunciato una forte requisitoria.

Tuttavia, qualcosa per Alberto non torna. Così Lenzi continua ad indagare con l’aiuto dell’ispettore Michele Brighi, del maresciallo Rossi e da un inaspettato Don Mico Rota, boss dell’antica ‘ndrangheta locale in prigione che non è d’accordo con i metodi dei nuovi componenti dell’organizzazione criminale. Inizia dunque una lunga indagine che lo porterà tra l’Italia e la Germania per scoprire la verità.

Nel cast, oltre a Luca Zingaretti nei panni del protagonista, c’è anche Luisa Ranieri (maresciallo Marina Rossi), Paolo Briguglia (Michele Brighi), Andrea Tidona (procuratore capo Giacomo Fiesole) e Maurizio Marchetti (Don Mico Rota). E ancora Gioele Dix (procuratore aggiunto Giorgio Maremmi), Gaetano Bruno (Lucio, procuratore aggiunto) e Felicitas WoIl (Elke Hadler).

Il Giudice Meschino, 3 chicche da sapere

Il Giudice Meschino, diretto da Carlo Carlei, è una vicenda appassionante le cui parole chiave sono giustizia, coraggio legalità. Ecco dunque tutto quello che c’è da sapere in merito per potersi gustare la visione del film nel migliore dei modi.

1. Non è una storia vera ma trae ispirazione da un romanzo.

Le vicende del Pubblico Ministero Alberto Lenzi non sono realmente accadute. Sebbene il taglio della storia possa lasciar pensare che sia vera, in realtà il film non fa riferimento a fatti successi nel passato. Piuttosto la miniserie è tratta dall’omonimo romanzo di Mimmo Gangemo, edito da Einaudi nel 2009. Le vicende infatti seguono le dinamiche del libro.

2. Il messaggio “nascosto” del film

Il regista Carlo Carlei ha dichiarato in passato di aver voluto lanciare un messaggio diretto a tutte quelle persone che sono stanche di subire passivamente ingiustizia, corruzione e criminalità. Come una vera e propria “parabola” ha cercato di mostrare un esempio, attraverso Alberto Lenzi di colui che, dopo aver perso la fiducia nel proprio ruolo, si rialza e cerca di portare nuovamente giustizia laddove non ce ne sia, facendo il proprio dovere.

3. Gli ottimi ascolti alla sua prima messa in onda

Alla sua prima messa in onda Il Giudice Meschino riuscì a catturare modestamente l’attenzione del pubblico. Nella serata del 3 marzo 2014 ottenne il 22,50% di share per 6.419.000. Mentre in quella del giorno dopo riuscì ad aggiudicarsi la visione di 5.580.000 per il 19,86% di share.

Ottimi risultati, dunque, se pensiamo ad un’altra chicca. Inizialmente Luca Zingaretti non voleva interpretare il protagonista Alberto Lenzi. Poi invece fu convito dallo stesso regista.

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