Nuova grana per Il Paradiso delle Signore. Il set della famosa soap opera di Rai Uno sarebbe stato allestito su un’area protetta. Una battaglia che va avanti da ormai due anni. Ora è arrivata la sentenza del Tar, il Tribunale amministrativo del Lazio. Come racconta Il Messaggero, il set della serie sarebbe stato allestito in una zona naturalistica, all’interno di Parco Veio. Questo ha portato il Comune di Roma e l’Ente Parco a far valere i propri diritti contro la società che produce la fiction con Alessandro Tersigni.
In passato registi quali Federico Fellini, Pietro Germi e Mario Monicelli hanno girato proprio in quei centri i loro capolavori cinematografici. Gli stabilimenti sono immersi nel parco della riserva naturale e comprendono 60 ettari di bosco. Le costruzioni realizzate nel corso degli anni sono state progressivamente sanate e condonate.
Ma da un sopralluogo effettuato dall’Ente Parco e dal Campidoglio è emerso che il set de Il Paradiso delle Signore sarebbe abusivo. Il motivo? Sarebbe situato all’interno del perimetro protetto e privo delle autorizzazioni necessarie. Giannandrea Pecorelli, produttore della serie con la sua casa di produzione Aurora Tv, ha specificato alla stampa di non saperne nulla e di aver ottenuto regolarmente tutti i permessi per costruire il set.
Il Messaggero fa sapere che il primo ordine di demolizione risale al 9 aprile 2019 ed è stato emesso dall’Ente regionale Parco Naturale di Veio. Il secondo è del 25 giugno 2019 ed è stato firmato da Roma Capitale. Tutto è nato da un sopralluogo del gennaio 2019 con il quale l’Ente Parco ha accertato la presenza di opere abusive. Tutte realizzate senza titoli autorizzativi. E senza nulla-osta in una zona protetta, sulla quale vige il divieto di realizzazione di strutture non amovibili e non temporanee.
La Videa, dal canto suo, ha sostenuto fin dall’inizio che c’è stato un errore di valutazione. I manufatti sarebbero regolari, visto che si tratta di opere di natura precaria e temporanea, utilizzate per le riprese della soap Il Paradiso delle Signore, con set successivamente smontabile.
All’inizio dello scorso anno il Consiglio di Stato ha stabilito in sede cautelare che prima di effettuale la demolizione è preferibile attendere una sentenza definitiva. Gli impianti sono infatti impegnati nella produzione di un programma televisivo di rilevanza nazionale, con il concreto rischio di chiusura del centro di produzione, a danno di migliaia di famiglie.
Nelle ultime settimane il Tar ha dato ragione all’Ente e al Comune di Roma. I giudici hanno ribadito che le opere contestate rappresentano un intervento, all’interno del Parco di Veio, di notevolissime dimensioni, da considerarsi unitario. Composto da opere tutte funzionalmente volte alla produzione di una serie televisiva in onda da anni e ormai giunta alla quinta stagione.
Per i magistrati sarebbe venuta fuori dunque un’alterazione profonda e permanente della riserva naturale. Stando al loro parere era necessario ottenere il nulla-osta dell’Ente prima di procedere alla realizzazione del set. Dopo questa sentenza Videa ha deciso di preparare ricorso al Consiglio di Stato.
Queste le parole del legale della società di produzione:
“Non si tratta di manufatti stabili, ma smontabili. Il set esisteva già e Videa si è limitata ad acquistarlo. Si trova oltretutto in una parte del Parco degradata, dove altri manufatti sono stati condonati. L’Ente dovrebbe provvedere ad una riperimetrizzazione del Parco. Faremo valere queste ragioni di fronte al Consiglio di Stato, che ha già sposato la nostra tesi nella fase cautelare”
Per il momento, dunque, le riprese della quinta stagione de Il Paradiso delle Signore vanno avanti. L’ultimo ciak, come di consueto, è fissato al prossimo maggio (bagarre legali, permettendo).