Game of Thrones 8×05, Arya sul cavallo bianco: il significato nascosto della scena
L’episodio 8×05 di Game of Thrones ha lasciato i fan di tutto il mondo a bocca aperta. Che la serie sia riuscita sempre a sorprendere il proprio pubblico con dei colpi di scena inaspettati non è una novità ma, bisogna ammetterlo, con “The bells” gli sceneggiatori si sono superati. Fino alla fine il destino di alcuni personaggi è rimasto incerto e, ad oggi, non è facile capire che piega prenderà la storia nel finale di stagione. Per questo motivo, da settimane in realtà, tutti stanno cercando di interpretare i significati nascosti in certe scene. Tra queste rientra la scena conclusiva della 8×05 di Got, quella in cui Arya (sopravvissuta all’ira di Daenerys) va via in groppa ad un cavallo bianco.
Significato cavallo bianco in Game of Thrones: la teoria più diffusa
Il Trono di Spade è sempre stato ricco di simbolismi e significati nascosti. L’uscita di scena di Arya Stark sul cavallo bianco, di fatto, potrebbero voler dire qualsiasi cosa. Alcuni fan, ed è questa la teoria più diffusa, sono convinti che Arya dopo aver ucciso il Re della Notte sia diventata in realtà la morte stessa (a servizio del Dio della luce). Per spiegare questa ipotesi hanno tirato in ballo addirittura dei versetti della bibbia, ovvero: “Ecco il cavalo bianco, l’uomo che lo cavalca è la morte e Ade lo segue”. Arya dunque sarebbe adesso una sorta di angelo della morte, per questo motivo tutte le persone che ha cercato di salvare hanno invece perso la vita nell’ultimo episodio.
Il Trono di Spade: e se il cavallo bianco fosse Bran? Il ruolo del corvo a tre occhi
L’assenza del corvo a tre occhi nell’episodio 8×05 di Got, che altro non sarebbe che Bran, non ha convinto molti questa settimana. Possibile che il ragazzo abbia partecipato alla battaglia immedesimandosi in qualcosa o qualcuno? Magari proprio in quel cavallo bianco che abbiamo visto alla fine? Probabile, è questa la conclusione a cui sono arrivati molti.
Nella penultima puntata Tyrion chiede a Ser Davos un favore. Ma quale?