Nubi dense e scure sul futuro de Il Volo. Da giorni si rincorrono voci su un possibile scioglimento del trio. Ad alimentare ancor più le indiscrezioni è stata la lite avvenuta in radio durante il periodo sanremese tra Gianluca Ginoble e Piero Barone. Ora il magazine Oggi rivela di aver contattato fonti vicine alla band, le quali hanno assicurato che il gruppo va verso la rottura. Secondo le informazioni raccolte dal settimanale diretto da Carlo Verdelli, Il Volo onorerà gli impegni presi fino ad ora a livello contrattuale, dopodiché, terminati questi, probabilmente il trio diventerà un duo.
Il magazine Oggi ha scritto che i rapporti tra Ginoble e i due colleghi “non sono idilliaci”. Piero Barone e Ignazio Boschetto andrebbero invece “molto d’accordo”, condividendo la medesima visione per il futuro professionale. Ma perché si sarebbero iniziate a verificare delle frizioni e dei mal di pancia? “Gianluca avrebbe manie di protagonismo che minano l’armonia del gruppo”, evidenzia Oggi.
Il settimanale diretto da Verdelli afferma che una volta che saranno onorati gli impegni e i contratti in essere, Ginoble “intraprenderà la carriera da solista”. Il Volo dovrebbe quindi trasformarsi da trio a duo, con la band che proseguirebbe la sua storia soltanto con Boschetto e Barone.
Un altro indizio in tal senso è trapelato di recente. Si mormora che Ginoble abbia iniziato da tempo a prendere delle lezioni private da solista, il che corrobora l’ipotesi di un suo imminente addio. Il trio nel frattempo nicchia sul vociferare strisciante, depennando il tutto a chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Sempre il settimanale Oggi, però, afferma che gli addetti ai lavori vicini ai tre artisti sussurrano che il gruppo non durerà molto così come lo conosce il grande pubblico.
Non resta che attendere gli sviluppi che, nel giro di qualche mese, daranno risposte più certe sul futuro della band. Chi starebbe cercando di fare da collante, sarebbe Ignazio Boschetto, che, per carattere, è il più espansivo e il più adatto a fare da ponte e a risolvere i dissidi interni. Non è però detto che l’operazione ‘restiamo uniti’ possa avere un esito positivo.