Imane Khelif ha vinto la medaglia d’oro e ha messo a zittire tutte le voci che circolavano sulla sua legittima presenza alle Olimpiadi. Poi dopo aver vinto l’oro ha deciso di togliersi qualche sassolino dal “guantone”. Infatti oltre ad aver finalmente parlato e detto la sua, Imane ha anche deciso di querelare alcune persone. Lo ha fatto mantenendo un tono pacato a senza mai andare sopra le righe. Ha preteso e chiesto rispetto dopo aver fermamente affermato di essere una donna come tutte le altre. E questa affermazione è arrivata dopo aver sentito qualsiasi cosa sul suo conto. Ha dovuto sopportare talmente tanto odio che la medaglia vinta è per lei un doppio successo.
Ma non basta tutto ciò. Adesso Imane oltre ad affermare di essere una donna vuole anche dimostrarlo. Così, con uno spot pubblicitario girato per “Beauty Code, la bella algerina si mostra in tutta la sua femminilità. Un vestito a fiori prende il posto della divisa da pugilessa e il viso truccato racconta una bellezza tenuta nascosta. Imane non aveva bisogno di tutto questo ma forse ha fatto bene a mostrarsi così. Dopo essere stata derisa a livello internazionale perché ritenuta troppo mascolina si è presa la giusta rivincita.
Imane Khelif si spoglia dei guantoni e mostra la sua femminilità
Mostrarsi in tutta la sua femminilità aiuta anche a sensibilizzare chi ha esagerato nei commenti. Si è trattato di un caso globale che ha lasciato parlare chiunque. Il livello delle critiche ricevute da Imane è stato di una bassezza tale che il mondo dello sport avrebbe dovuto ribellarsi. Lei però ha saputo reagire da vera sportiva. Ha risposto a suon di pugni e colpi portando a casa la tanto anelata medaglia d’oro.
Oggi però la Khelif sceglie anche di riporre i guantoni in un cassetto per qualche ora e di mostrarsi in altre vesti. Lo fa sfoggiando un bellissimo sorriso. Un sorriso che sembra rivolto ai tanti che non sono riusciti a percepire la sua femminilità. Speriamo solamente che la scelta di mostrarsi in questo modo sia legata ad una sua esigenza personale e non mossa da un’idea di vendetta. Questo perché ogni donna deve sentirsi libera di essere come vuole e di apparire come si sente.