In punta di piedi su Rai Uno, qual è la vera storia della ballerina Angela e chi sono gli attori
In punta di piedi è il film tv (dunque composto da una sola puntata) di Alessandro d’Alatri. È tratto da una storia vera ma per motivi di privacy sono stati cambiati i nomi dei protagonisti. Su Rai Uno è ambientata ai giorni nostri ma nella realtà è avvenuta nel 2005. In quell’anno a Napoli è scoppiata la guerra degli scissionisti. Gli scissionisti di Secondigliano sono un gruppo di malavitosi che si sono separati dalla famiglia Di Lauro per iniziare un’attività camorristica parallela. Nel film Rai il padre di Angela è un boss della camorra che fa parte degli scissionisti e per aver tradito il vecchio clan ha messo a rischio la vita della moglie e della figlia. La storia degli scissionisti è al centro pure della trama di Gomorra, la serie cult di Sky giunta ormai alla sua quarta stagione e tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano. E due attori di In punta di piedi – Vincenzo e Nunzia, i genitori di Angela, interpretati rispettivamente da Marco Palvetti e Cristiana Dell’Anna – sono diventati famosi proprio grazie a quel telefilm con i ruoli di Patrizia e Salvatore Conte.
Le parole di Bianca Guaccero su In punta di piedi
Protagonista della pellicola anche Bianca Guaccero, volto di tante fiction italiane e conduttrice di Detto Fatto. La Guaccero indossa i panni di Lorenza, insegnante di danza, che aiuta Angela, figlia di un boss della camorra, a diventare una ballerina di successo. “Grazie alla sua insegnante, Angela riesce a salvarsi e a cambiare vita, diventando una ballerina professionista. È una storia molto toccante, ispirata a una vicenda realmente accaduta” ha spiegato Bianca al settimanale Di Più Tv. “Credo che le donne, come insegna questa storia, abbiano una grande forza. Possono vincere il male, cambiare il destino delle persone e il mondo”, ha puntualizzato Cristiana Dell’Anna a Vanity Fair.
Le parole del regista D’Alatri su In punta di piedi
“Sin dalla prima lettura della sceneggiatura mi resi conto che era una bellissima opportunità per raccontare una storia di speranza, ispirata a fatti reali, ambientati in disagiati territori dove la malavita sembra sopraffare quotidianamente il vivere civile” ha invece evidenziato il regista Alessandro D’Alatri a Adnkronos.