Totale caos in Rai, con Milo Infante che stavolta non ha voluto cedere il passo (giustamente) a Caterina Balivo. Ma si proceda con ordine nello spiegare una situazione che ha del surreale e denota una battaglia intestina nonché una disorganizzazione preoccupante. Anche perché, va ricordato che la Rai è degli italiani, che la pagano, e dovrebbe offrire un servizio pubblico all’altezza e non programmi che si sovrappongono con i medesimi temi. Ecco il nocciolo della questione: lunedì 27 maggio, Rai Uno con La Volta Buona e Rai Due con Ore 14 hanno aperto sullo stesso argomento, l’omicidio di Giulia Tramontano.
Non a caso diversi utenti che hanno notato la faccenda si sono lamentati. Che senso ha trattare la stessa questione in contemporanea su due canali con il medesimo taglio? Anche perché, quando si parla di cronaca nera, non è che ci si possa inventare chissà che. La vicenda senza dubbio avrà strascichi in Rai. Infante poche settimane fa aveva già tuonato contro la Balivo, spiegando che Ore 14 è nato proprio per maneggiare temi cronachistici con netto taglio giornalistico, mentre La volta buona è una trasmissione di intrattenimento che, però, a un certo punto di questa stagione, ha cominciato a strizzare l’occhio anche alla cronaca giudiziaria e nera. Morale della favola? Infante si è ritrovato in un vicolo cieco.
Ma perché Caterina Balivo ha iniziato a trattare certi temi? Il sospetto, più che fondato, è che alla luce degli ascolti non entusiasmanti, La volta buona stia cercando nuove strade per alzare l’asticella dello share. Peccato che nel farlo vada a pestare i piedi a Infante. La cosa surreale è che il problema già lo aveva messo sotto i riflettori lo stesso giornalista qualche settimana fa, attaccando sia la collega sia i vertici Rai.
Le riflessioni giuste di Milo Infante
Così Infante lo scorso aprile ai microfoni di Fanpage: “Ore14 si occupa di cronaca, noi non regaliamo soldi, non facciamo interviste sui divani, non ci abbracciamo tra noi. Non è alleggerimento, se non faccio la cronaca non posso fare altro. Per anni con Serena Bortone non c’è stata mai sovrapposizione, ma ora nel nuovo corso de La Volta Buona ci si occupa di cronaca nera, cosa che non è scritta nella scheda del programma”.
Giustamente il giornalista ha rimarcato che “se chiunque può fare quello che vuole, allora va bene. Io domani metto una cucina in studio e mi metto a cucinare, ma vuol dire che non c’è più coordinamento. Oltre al fato che, dal mio punto di vista, un programma di intrattenimento non dovrebbe ospitare spazi di cronaca, c’è anche un’etica nella narrazione”.
E ancora: “Può esserci una disomogeneità, passare dalla tragedia alla televisione divertente può non piacere ma si può fare. Quello che non si può fare è mandare in onda due programmi, nella stessa azienda, che trattino lo stesso argomento. A meno che l’azienda non sia cambiata e non me ne sono accorto”.
In effetti le riflessioni fatte da Infante non fanno una piega. Anche perché, per formazione professionale e per la mission di Ore 14, sarebbe scontato che la cronaca nera sia roba sua e non di Caterina Balivo. E invece, a volte, le vie e le dinamiche Rai appaiono agli occhi degli utenti imperscrutabili e irrazionali.