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Che non sia tutto oro quello che luccica già lo sapevamo, ma pare proprio che si stia scoperchiando un nuovo vaso di Pandora. Nelle scorse ore, l’Investigatore Social, Alessandro Rosica, ha pubblicato degli screenshot che incastrano le influencer più redditizie del panorama italiano. Alcuni suoi followers si sono ritrovati su gruppi Telegram in cui venivano loro offerti soldi in cambio di like e follow su Instagram. Ma andiamo con ordine.

Moltissimi personaggi famosi hanno il vizietto di comprarsi i followers per apparire più influenti di quanto siano in realtà. Il processo è talmente semplice che chiunque potrebbe vantare centinaia di migliaia di seguaci, senza alzare nemmeno un dito. Per diventare influencer basta avere un computer o un telefono e un po’ di soldini in tasca. Ci sono decine di siti e profili che vendono dei veri e propri pacchetti, anche a costi non troppo inaccessibili: con un centinaio di Euro chiunque può comprarsi migliaia di followers Instagram, commenti e like. Ma chi c’è dietro i profili? Principalmente sono tutti bot, account falsi creati con dei software con l’obiettivo di imitare perfettamente l’attività di un utente reale. Li vediamo spesso anche nei nostri social, quei profili vuoti che lasciano commenti automatici tutti uguali, ma quanti ne vediamo sotto i post dei vip!

”Se mi segui ti pago”, le influencer con più followers comprati

Ad Alessandro Rosica è arrivata la segnalazione che c’è una vip che più di molte altre ha gonfiato il numero dei suoi seguaci. Si tratterebbe di Chiara Biasi, blogger di moda e viaggi che abbiamo imparato a conoscere perché molto amica di Chiara Ferragni. A Rosica era saltata la pulce nell’orecchio pochi giorni fa, quando facendo il paragone tra Instagram e TikTok notò una differenza enorme del seguito della Biasi. Se su Instagram, l’influencer conta ben quattro milioni di seguaci, su TikTok ne vanta a malapena novemila. Uno smacco non indifferente che fa insospettire, tempo poche ore e ecco che arrivano gli screenshot. Su Whatsapp e Telegram girano dei gruppi che reclutano followers e commentatori in cambio di denaro e buoni regalo. In parole povere, gli utenti possono mettere da parte qualche entrata extra semplicemente seguendo i vip e cliccando like alle loro foto. E la Biasi era in cima alla lista di questi gruppi alla ricerca di falsi seguaci.

Ora, potrebbe trattarsi senza dubbio di una coincidenza e ovviamente non c’è Chiara Biasi in sé dietro questi gruppi, ci sono molti altri vip nella lista di queste pagine. Fatto sta che acquistare bot o commenti reali è molto semplice come abbiamo visto, ma qual è il risvolto della medaglia? Come è facile comprarli, è molto facile anche scoprire chi li compra. Basta scorrere nelle liste dei followers e si capisce subito la differenza tra persone reali e non. Per i più tecnologici ci sono anche dei siti di analisi dati, in cui basta inserire il nome di un account e il programma mostra le percentuali di profili che interagiscono realmente e anche i movimenti sospetti. Quando ad esempio un vip fa il botto di followers da un momento all’altro è molto probabile che si sia comprato un pacchetto. Il problema sta proprio nel paradosso di questa semplicità di analisi.

Gli influencer specchietto per allodole delle aziende

Nonostante i dati di affidabilità di un influencer siano accessibili a tutti, molte aziende non controllano la presenza di bot, ma si affidano solo al numero di followers. Un brand vorrà accaparrarsi di sicuro un testimonial con milioni di followers, ma spesso è uno specchio per le allodole. Se molti di quei followers sono falsi, a guadagnarci sarà solo l’influencer con regali, soggiorni pagati ecc, all’azienda gioverà ben poco, visto che i possibili clienti sono in gran maggioranza inesistenti. C’è da domandarsi quindi, quanti dei vip che seguiamo che vantano vite di lusso con milioni di seguaci, abbiano ottenuto il successo che hanno grazie alla farina del loro sacco e quanti invece hanno semplicemente acquistato la popolarità, facendo venire l’acquolina in bocca a molti sponsor che purtroppo, rimarranno a bocca asciutta.

Ma soprattutto c’è da chiedersi quanto girerà ancora questa giostra. Con i social sempre più attenti alle intelligenze artificiali e al controllo dei bot, molto presto potrebbe diventare impossibile per i vip affidarsi ad essi. E allora lì si vedrà chi davvero la spunterà!

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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