Irama: arrivano nuove rivelazioni di Manila Gorio. Il trans non molla la presa sul cantante: “Prima ti cercano, poi vogliono fare a pugni”
Manila Gorio torna alla carica su Irama Plume. Il polverone attorno al cantante continua a impazzare dopo che Vladimir Luxuria lo ha accusato di stimolare la transfobia. Motivo? In una strofa del suo brano Stanotte (uscito lo scorso autunno ma finito sulla graticola soltanto di recente) viene raccontato un alterco con un trans (“Voglio chiudermi in un bar, poi spogliarti sulla metro, fare a pugni con quel trans”). Quel trans pare che sia Manila, almeno questo quello che ha affermato di recente la Gorio che oggi, via social, è tornata con nuove rivelazioni, lanciando ‘dardi infuocati’ indirizzati all’ex compagno di Giulia De Lellis.
Irama torna nel mirino di Manila Gorio
“Gli uomini sono così; prima ti cercano, poi vogliono fare a pugni con te!”, ha scritto Manila su Instagram, pubblicando una foto collage di se stessa e di Irama. Intanto il cantante, come già negli scorsi giorni, non pare volere rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda. D’altra parte, già in autunno, quando uscì il brano Stanotte, spiegò che cosa intendesse dire con i versi finiti al centro della bufera. Lo fece in un’intervista rilasciata a Rolling Stone Italia: “Non sono omofobo. In quella canzone dico ‘Fare a pugni con quel trans’ […] Non ho nulla a che vedere con l’omofobia. Anzi, è una cosa schifosa […] Semplicemente ho litigato con quella persona e l’ho raccontato in un testo”.
Manila Gorio e Vladimir Luxuria: i messaggi contro Irama
Da quando però il tema, fatto riemergere da Vladimir Luxuria su Twitter, è riaffiorato, per il cantante non c’è pace. Sempre la Gorio, due giorni fa, ha scritto un messaggio al vetriolo contro il cantante, facendo esplicita richiesta di scuse da parte sua. “La tua canzone – ha scritto Manila -, ricordando quel vostro gesto ignobile, dovrebbe essere bandita da ogni diffusione. Faccio appello affinché Irama mi faccia le sue scuse e corregga il testo della sua canzone che cita ‘quel trans’. Bene quel trans ha un nome, una dignità, una storia! Quel trans, come ti sei divertito a cantare, sono io!”.