Che cos’è il Neuroma di Morton raccontato minuziosamente da Giulia De Lellis? Si tratta di una patologia molto diffusa che colpisce maggiormente le donne. Non solo l’influencer, ma a soffrirne è anche la regina Letizia di Spagna. Il Neuroma è provocato da microtraumi cronici che infiammano i nervi digitali, soprattutto il terzo, ovvero quello che innerva il terzo e il quarto dito del piede poiché anatomicamente lo spazio tra il terzo e quarto metatarso è minore.
Neuroma di Morton: sintomi e cause
Con il tempo, i microtraumi portano all’ispessimento del nervo che aumenta di dimensioni. Venendo schiacciato provoca dolore e al tatto risulta essere simile ad una pallina. Il Neuroma di Morton risulta quindi una patologia degenerativa dei nervi plantari. I sintomi principali sono un dolore molto forte alle ultime dita del piede, simile ad una scossa elettrica. Questo può accadere non solo quando si appoggia il piede, ma anche quando si è a riposo. Tra gli altri sintomi possono esserci formicolio e perdita di sensibilità.
Le cause di questi microtraumi sono spesso legate alla conformazione del piede (alluce vago, piede piatto o cavo) che provoca un cattivo appoggio. Le scarpe con i tacchi, ad esempio, pur non venendo univocamente riconosciute come causa del Neuroma, possono senz’altro aggravare la patologia, poiché spostano tutto il peso sull’avampiede. Lo stesso discorso può essere fatto per le scarpe strette in punta. Praticare la corsa, dato che i piedi sono sottoposti a continui microtraumi, può favorire la patologia.
Gli interventi: calzature adeguate, fisioterapia e non solo
Tra gli interventi immediati può esserci la prescrizione di calzature adeguate. Come primo intervento si può poi ricorrere ad inflitrazioni cortisoniche, insieme a plantari per migliorare l’appoggio del piede ed evitare di schiacciare il nervo. Non sempre le inflitrazioni sono la via migliore, in quanto il dolore, una volta passato, potrebbe tornare. Un’altra soluzione possono essere la fisioterapia e la laserterapia. Se le dimensioni del Neuroma superano i 4-5 millimetri è consigliato ricorrere al trattamento chirurgico per asportarlo. Dopo l’intervento il paziente torna a camminare senza uso di stampelle o fisioterapia.