Iva Zanicchi autrice di una gaffe non troppo felice. Dopo l’esibizione eseguita nel corso della terza serata del Festival di Sanremo, sul palco è stata raggiunta da Amadeus e Drusilla Foer, alter ego di Gianluca Gori (nato a Firenze, classe 1967) nonché co-conduttrice che ha spalleggiato ‘Ama’ lungo tutta la puntata in onda il 3 febbraio. Ma che cosa ha detto di preciso Iva? Ad un certo punto ha sottolineato l’altezza di Foer: “Quanto sei alta!”. “Parecchio…Più di te!”, la replica di Drusilla. “Ma hai anche altre cose più di me…” ha aggiunto la cantante. Non chiaro se la battuta volesse avere un doppio senso oppure no. Insomma non si è capito se sia stata espressa volontariamente oppure se è stato uno scivolone ingenuo. Fatto sta che il risultato è stato triste. E fatto sta che Foer ha ‘schiantato’ la Zanicchi sfoderando una risposta da applausi: non ha assecondato il doppio senso con una controbattuta; si è limitata a dire un secco: “Sono colta”. Applausi in platea, come sui social, dove invece sono piovute critiche feroci per Iva.
Lungo tutta la serata Drusilla ha conquistato il pubblico e i presenti al teatro Ariston. Tempi televisivi perfetti, battute sempre azzeccate e scioltezza nel muoversi – nonostante la pressione dettata da un simile palco – hanno fatto sì che abbia davvero convinto tutti. Senza dubbio, tra le co-conduttrici viste fino ad ora è quella che ha meglio interpretato il ruolo. Chapeau!
Ma chi è davvero Drusilla Foer? Trattasi di un ‘en travesti’. E che cosa significa di preciso? Vuol dire che non è né un trans, né un ‘travestito’, tantomeno una drag queen. Semplicemente è un personaggio che sul palco o davanti alla telecamera si cala in un artista di sesso opposto: Gianluca è un uomo, Drusilla una donna che scompare quando Gori si toglie il trucco dal volto e i tacchi.
Sanremo 2022: il gesto di Michele Bravi per Drusilla Foer che lo accarezza
Nel corso della serata non è nemmeno passato inosservato il gesto che Michele Bravi ha voluto riservare a Drusilla Foer. Dopo la performance, l’artista musicale ha detto: “Sono felicissimo che sei qua, la tua presenza racconta proprio la meritocrazia”. Così rivolgendosi a Foer che gli ha accarezzato dolcemente il viso, lasciando intendere di aver capito perfettamente il denso significato della frase di Bravi.