Jerry Calà oggi: le parole su moglie, figlio e la carriera
Anche a 67 anni Jerry Calà è inarrestabile. L’attore di origini siciliane si prepara a infiammare il pubblico milanese con il suo nuovo spettacolo Non sono bello… Piaccio! Restyling, in scena al Teatro Nuovo a partire dal 23 maggio. Lo show è un vero e proprio viaggio a ritroso negli anni Ottanta, tra tormentoni musicali, battute, gag e risate. In un’intervista rilasciata al settimanale Vero, Calà ha parlato di questo nuovo impegno lavorativo, che lo appassiona molto, ma pure della sua famiglia, che gli è sempre accanto. Jerry è sposato dal 2002 con Bettina Castioni e la coppia ha un figlio Johnny, di 17 anni, che è pronto a seguire le orme paterne. Il ragazzo è un patito di musica e ha già suonato nella band del padre.
Jerry Calà si sente più giovane grazie al figlio Johnny
Jerry Calà si sente ringiovanito da quando è nato il figlio Johnny. Diventare padre a 50 anni ha regalato un nuovo sprint all’artista, che definisce il suo unico erede brillante e intelligente. “È appassionato di cinema, musica e studia chitarra. D’estate ha già fatto qualche serata con me. Averlo al mio fianco sul palco mi emoziona. In più è grazie a lui se resto aggiornato sui fenomeni musicali del momento”, ha raccontato Jerry. Sulla moglie Bettina Castioni Calà ha invece ammesso: “Credo che la vita mi abbia fatto incontrare molte donne perché potessi poi riconoscere al volo, già al primo sguardo, quella giusta. Così è successo infatti. Quando ho visto per la prima volta Bettina ho capito immediatamente che sarebbe stata lei il grande amore della mia vita”.
Jerry Calà pentito: quell’errore di carriera
Jerry Calà ha avuto una lunga carriera divisa tra televisione e cinema. Il diretto interessato si è però pentito di qualcosa, come la scelta di uscire troppo presto dal circuito dei film natalizi. L’attore è stato infatti protagonista del primo film cine-panettone del cinema italiano, ovvero Vacanze di Natale uscito nel lontano 1983. “L’ho fatto perché avevo voglia di sperimentare e di misurarmi con nuove esperienze. Mi piaceva l’idea di mettermi alla prova. Forse, a livello economico, può essere stato un errore. Ma senza quella scelta probabilmente non sarei andato a lavorare con Marco Ferreri nel film Diario di un vizio che mi è valso il Premio della Critica al Festival del cinema di Berlino”, ha sottolineato Jerry.