Jim Carrey, scontro a fuoco con Alessandra Mussolini: volano parole grosse su Twitter
Che cosa c’entrano Alessandra Mussolini e Jim Carrey? Per quale motivo la star hollywoodiana e l’Europarlamentare del gruppo del Partito Popolare Europeo sono arrivati ai ferri corti con tanto di insulti? Semplice, l’attore di Se mi lasci ti cancello, poche ore fa, ha veicolato un tweet sarcastico e condito da un pizzico di gusto per il macabro che ha rievocato un fatto storico italiano. Non uno a caso, ma l’impiccagione di Benito Mussolini e Claretta Petacci avvenuta a Piazzale Loreto. Carrey non è andato per il sottile e Alessandra Mussolini, captato il tweet, si è subito messa alla tastiera indirizzando al divo parole di fuoco.
Jim Carrey e il disegno sull’impiccagione del Duce. Alessandra Mussolini è furente: “Sei un b…”
Nella fattispecie, l’attore canadese naturalizzato americano ha deciso di postare un disegno per spiegare quali siano secondo lui le conseguenze del fascismo. Dunque, ecco la vignetta, da lui stesso realizzata, che mostra il Duce e Claretta Petacci appesi a testa in giù a Piazzale Loreto. Jim, giusto per non farsi mancare nulla ed essere molto chiaro nel suo intento, a corredo del disegno ha scritto: “Se vi state chiedendo a cosa porta il fascismo, chiedete a Benito Mussolini e alla sua ‘padrona’”. Alessandra Mussolini non ha proprio gradito quanto visto. Così si è precipitata sotto al post e ha ringhiato: “Sei un bast…..do”.
Alessandra Mussolini: botta e risposta anche con l’esperto di comunicazione francese
Jim Carrey si è ‘dileguato’ nel nulla e non ha risposto all’Europarlamentare, che, invece, si è ritrovata a battagliare con Evan O’Connell, noto specialista francese di comunicazione politica e di campagne internazionali. “Credo che tu abbia confuso Carrey con il tuo nonno assassino”, ha scritto Evan. “O forse con qualcuno della tua famiglia”, la secca replica di Alessandra. Il comunicatore d’oltralpe è nuovamente tornato alla carica: “Mio nonno ha combattuto per liberare l’Europa dalle persone come tuo nonno”. “Vuoi un applauso?”, l’ultima risposta della Mussolini.