Joaquìn Cortès è tra gli ospiti di Verissimo di sabato 20 marzo. Silvia Toffanin affronterò una lunga chiacchierata con il ballerino, che non nasconderà la forte emozione per la nascita del suo secondo figlio Andrea. Il bimbo è venuto al mondo un mese fa, lui è un papà innamorato dei suoi piccoli e non ha nascosto di essere cambiato. Quel cambiamento che colpisce tutti gli uomini quando diventano papà, d’altronde. Joaquìn Cortès ha parlato delle sue sensazioni da genitore, le emozioni e l’amore quello autentico che sta provando da quando i suoi figli arricchiscono la sua vita. Insieme a Silvia ha ripercorso la sua infanzia. Cortès è stato un bambino felice, ma non sono mancate le difficoltà nella società per le sue origini gitane.
Per sua fortuna non ha subito discriminazioni da bambino, ma le ha vissute indirettamente con i suoi amici. Quindi la discriminazione lo ha comunque segnato e colpito: “Non è bello quando parlano male di un tuo conoscente o di un parente solo perché è gitano”. Non ha mancato di sottolineare quanto sia fondamentale educare le persone all’uguaglianza, insegnare siamo tutti uguali. Insegnare che bisogna dare la possibilità a tutti affinché trovino il loro posto nel mondo, a prescindere dalla provenienza. Joaquìn Cortès a Verissimo ha anche affrontato la scomparsa della mamma, avvenuta nel 2008. Ha attraversato un momento molto difficile, in cui ha pensato di mollare:
“Mi sono sentito perso, ero da solo. Non volevo vedere nessuno, mi sono chiuso dentro la sua stanza e per alcuni mesi ho dormito sul suo letto. Non mangiavo e non dormivo più. Poi, un giorno ho sentito come un abbraccio, non c’era nessuno con me ma è stato come se mia mamma fosse lì a spronarmi di tornare a ballare, perché quello era il mio dono”
La danza ha sempre fatto parte della sua vita, il suo cuore non ha mai smesso di battere al ritmo del flamenco. La danza rimarrà il suo grande amore e spera che ben presto si torni alla normalità, per poter ricominciare a fare spettacolo. Ha in programma uno spettacolo che dovrebbe fare tappa anche in Italia, dove si sente sempre a casa. Un amore, quello per il ballo, che lo accompagna sin da bambino: è stato un colpo di fulmine e non è cambiato nulla dopo tanti anni.
Ma nel suo cuore c’è spazio anche per la sua compagna Monica. Stanno insieme da dieci anni, hanno due figli, Romeo e Andrea, e da quando sono nati sentono di essersi uniti ancor di più. Tuttavia non avvertono la necessita di sposarsi: “Quando c’è un sentimento vero non c’è bisogno di un documento che ufficializzi la storia”.