Jonathan Kashanian contro Milly Carlucci. Il volto televisivo israeliano, intervistato da TvBlog, ha rilasciato dichiarazioni durissime verso la conduttrice di Ballando con le Stelle. Un fulmine a ciel sereno in quanto, a memoria, non si ricorda un attacco così diretto nei confronti del volto Rai. Ai microfoni di TvBlog, l’ex gieffino ha parlato di comportamento “discriminatorio”, di “figli e figliastri” e di frase “offensiva”.
Perché Kashanian è così agguerrito contro Milly? Per via di una regola che lei ha fissato in merito alla scelta del cast di Ballando. Come è noto la Carlucci, da sempre, non vuole nel suo show persone che hanno partecipato ai reality show. In realtà, tale diktat, non è sempre stato rispettato. Ad esempio nel programma c’è stato l’arruolamento di personaggi come Al Bano Carrisi e Simona Ventura che in passato sono stati concorrenti de L’Isola dei Famosi. A parte qualche eccezione, è però vero che Milly non vuole volti legati principalmente ai reality. Concetto che ha anche ribadito nelle scorse ore, in un’intervista concessa a La Stampa: “Noi a Ballando con le stelle non prendiamo chi ha fatto reality. E una nostra regola“.
La regola ha innescato una reazione durissima di Jonathan:
“Mi spiace che lo dica una delle donne che stimo di più nel mondo dello spettacolo. Una frase discriminatoria, che ha pronunciato mille volte. Sì: lo trovo un atteggiamento discriminatorio, non c’è nulla di male che un ragazzino 23enne, come me all’epoca, che non è figlio d’arte e che non ha contatti, si affacci al mondo dello spettacolo partecipando a quello che era un esperimento sociale, peraltro di successo, prima ancora che un reality. Mi misi in fila in un centro commerciale ed entrai in un programma che ha cambiato la storia della televisione. In quella Casa ho avuto successo non per botte o cafoneria, ma per il mio italiano forbito e per una cultura non ostentata. Sono passati 20 anni, ho lavorato in molti programmi tv, da Verissimo a Detto Fatto, passando per La Vita in diretta, e il pubblico ancora oggi mi ama. Non è una macchia e non mi va di dovermi giustificare”.
Kashanian è stato un fiume in piena ai microfoni di TvBlog, sottolineando che la tv è da anni la sua professione e che ha studiato e fatto la gavetta per riuscire a lavorare nel mondo del piccolo schermo. Quindi un altro attacco pesante nei confronti della conduttrice di Sulmona:
“Sentirmi escluso da un contesto, in questo caso una prima serata di Rai1, da una conduttrice così navigata e, mi aspetterei, aperta di mente come Milly Carlucci, mi dispiace. È un atteggiamento discriminatorio. Allora in tv meglio una persona raccomandata dal politico di turno? Meglio un’amante di qualcuno? Una persona che ha partecipato ad un reality 20 anni fa se ne dovrebbe vergognare? In Italia c’è voglia di mettere le etichette e non va avanti la meritocrazia, in America non è così: se uno ha fatto il reality ed è bravo, lavora. E chi se ne frega del resto”.
Quando all’israeliano è stato fatto notare che per certi versi i reality sono una scorciatoia per entrare nel mondo della tv, è arrivata la seguente replica: “Può essere, ma è quella più innocente e pulita. È visibile. A differenza di altre: chi va a letto col produttore, chi si fa raccomandare dal politico… Questa scorciatoie vanno bene?“. In effetti il discorso non fa una piega. Kashanian ha aggiunto che il suo sfogo non nasce da un capriccio, ma dal fatto che si sta parlando del suo lavoro e di comportamenti, a suo dire, discriminatori che vanno ad inserirsi in un contesto già delicato e per nulla roseo:
“E tutto questo accade in un momento storico in cui io da ebreo israeliano mi sento discriminato. In Italia, il Paese che sento come casa mia, a Milano, per paura, non esco con la stella di David o con la papalina. Avverto nell’aria un antisemitismo che serpeggia, neanche troppo velato. Già devo sentire questo peso, pensi se adesso devo subire altre discriminazioni! Assolutamente no”.
Jonathan ha poi ricordato le deroghe che la Carlucci ha fatto alla sua medesima regola. “Le ho notate e mi hanno dato fastidio. Cara Milly, se hai messo questa regola discriminatoria e offensiva, allora perché Al Bano e Simona Ventura sì e io no?”, ha tuonato l’israeliano, ricordando che ‘Super Simo’ e Carrisi hanno Entrambi hanno partecipato all’Isola dei famosi. Inoltre ha evidenziato che per la prossima stagione si parla del possibile ingaggio di Belen Rodriguez, che è nata con l’Isola dei famosi. “E allora ci sono figli e figliastri. Non mi sta bene!”, ha chiosato.
Il paragone con Vannacci
L’ex gieffino ha continuato a ‘picchiare’ duro sulla scelta della Carlucci:
“Si parla di inclusione e integrazione: questo deve valere non solo nelle scuole, ma anche nel mondo del lavoro. In banca, negli uffici, ma anche in televisione. Non mi va di sentirmi discriminato perché a 20 anni scelsi liberamente di provare a partecipare ad un reality che ai tempi era molto popolare. Non devo pagare lo scotto di niente. E poi mi faccia aggiungere un’altra cosa. Mi scuso per il paragone, ma: ci indigniamo perché il generale Vannacci parla di classe diverse per i disabili. E allora io dovrei fare programmi tv diversi solo perché ho partecipato ad un reality? Non voglio essere escluso a priori, ma giudicato per quello che so fare.
Chi non ha problemi a invitare persone ex reality è Bruno Vespa. A Porta a Porta ha invitato Kashanian diverse volte nell’ultimo periodo per parlare della questione israeliana. Così Jonathan sul giornalista: “Bruno Vespa, uno dei grandi della tv, mi ha invitato dopo i fatti del 7 ottobre. Non mi conosceva, come normale che fosse. Ma da quel momento, dopo avermi sentito parlare, sono stato ospite quasi una volta a settimana, per dibattiti su vari argomenti. Per fortuna la regola del no agli ex reality non vale per tutti”.