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Katia Follesa, che ventata di aria fresca. In un Festival di Sanremo molto, troppo schematico e che viaggia alla velocità della luce con pochi lampi di sana polemica, la comica di Giussano, in pochi secondi, ha ‘azzannato’ l’Ariston, sfornando un paio di battute tanto spassose quanto affilate. Una è stata indirizzata palesemente a Chiara Ferragni che, come è noto, è stata rinviata a giudizio e dovrà affrontare un processo per truffa aggravata per le ormai notissime vicende legate alla beneficenza connessa alle vendite dei pandori Balocco e delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi.

Mercoledì a rendere più frizzante l’atmosfera del Festival ci hanno pensato Cristiano Malgioglio e Nino Frassica, che non hanno deluso le aspettative. Giovedì è stato il turno di Katia Follesa, un tornado di energia e simpatia. Pronti via, ha piazzato un paio di stoccate a Carlo Conti e al suo modo di condurre Sanremo. Il conduttore toscano, tra l’altro come aveva promesso, sta dando un ritmo forsennato alla kermesse. Forse troppo forsennato. La comica lo ha subito sbertucciato sulla questione.

“Tu fai tutto veloce. Ma tutto tutto? C’è tua moglie qua in sala?”. No è a casa”. “Ah, è già pronta perché poi tu, ‘dai che c’ho tre secondi…'” Risate all’Ariston. Non c’è bisogno di spiegare che cosa abbia inteso la Follesa quando ha fatto il riferimento ai tre secondi. Ha anche nominato l”innominabile’ in casa Rai: “Amadeus non era così simpatico”. “Daii”, la reazione di Conti che l’ha invitata ad andare oltre. E lei ci è andata, piazzando una battuta al vetriolo con bersaglio l’ex moglie di Fedez.Prometto che non canterò, non ballerò”, ha dichiarato, poi le otto parole con cui ha affossato l’influencer cremonese: “Soprattutto non devolverò il mio cachet in beneficienza”. A Chiara Ferragni saranno fischiate le orecchie mica da ridere.

Per chi non lo ricordasse, l’influencer, prima di venire travolta dallo scandalo dei pandori e delle uova di Pasqua, fu una delle co-conduttrice di Amadeus. Correva l’anno 2023, quello in cui si presentò con con l’abito con la scritta ‘Pensati libera’. All’epoca incassò circa 150mila euro per la sua prestazione al Festival. Ferragni tenne a specificare che il suo cachet sarebbe stato devoluto interamente in beneficienza all’associazione D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza), cosa che è poi realmente accaduta, come confermato dall’ente. Il resto della storia la conoscono tutti. I pandori, le uova di Pasqua, la beneficienza opaca etc etc.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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