La notizia della morte di Raffaella Carrà irrompe nelle case degli italiani, lasciando in tutti incredulità e sgomento. Oltre ad essere la regina della tv italiana, la conduttrice è stata anche un’icona di stile, di eleganza. Una vita, la sua, dedicata totalmente al suo lavoro.
Nonostante avesse avuto delle relazioni importanti (il regista Gianni Boncompagni e il coreografo Sergio Japino) la Carrà non ebbe mai figli. Non arrivarono. Fece da ‘madre’ ai figli dei suoi compagni. Nel corso di una passata intervista Raffaella aveva dichiarato che il suo lavoro l’aveva totalmente assorbita.
Diventare mamma partime non faceva al caso suo. Anche se non ha mai avuto dei figli suoi, Raffaella ha in parte realizzato quel desiderio di maternità. Come? Dopo la prematura scomparsa del fratello, la conduttrice si è presa cura dei suoi nipoti.
Nel corso del suo ultimo programma televisivo ‘A raccontare comincia tu‘ su Rai 3, la showgirl ha ricordato il momento in cui è venuta a scoprire della malattia che aveva colpito l’amato fratello Renzo. Durante le prime riunioni per la preparazione di Sanremo 2001, Raffaella ricevette una telefonata da parte scioccante, in cui le fu annunciato che il fratello aveva un tumore al cervello.
Una notizia che l’ha destabilizzata, ma nonostante tutto il senso del dovere e degli impegni presi, l’ha portata sul palco e far proseguire lo spettacolo. Dopo la morte del fratello, Raffaella ha fatto anche un po’ da padre a questi due ragazzi, che risiedono lontana da Roma.
“Ho due ragazzi quarantenni figli di mio fratello che ora non c’è più” dichiarò parlando della sua diversa genitorialità. Di loro, scherzando, disse pure che gli davano un certo da fare. “Faccio da Babbo invece che la mamma“, una dimensione che le dava comunque soddisfazione e le piaceva così.
I due nipoti dell’icona pop italiana sono Federica e Matteo. Raffaella all’anagrafe era registrata come Raffaella Maria Roberta Pelloni. I due nipoti, quindi, dovrebbero fare anche loro di cognome Pelloni. Anche se su di loro poco si sa. Cognome riadattato quindi in Carrà solo per motivi di scena e spettacolo.