Jaime Lorente è uno degli attori più amati degli ultimi anni. Nel 2016 ha interpretato il ruolo di Elias nel Segreto, ma non è stata la celebre soap spagnola a renderlo famoso in tutto il mondo. Né a far esplodere la sua popolarità. Ci ha pensato invece La Casa di Carta, dove interpreta il ruolo di Denver. Poi sono arrivati anche Nano di Elite, il fratello di Samuel, e infine la serie tv El Cid per Amazon Prime Video, di cui oggi è uscita la seconda stagione. Anche Elite è una serie amatissima, ma è stata La Casa di Carta a cambiare la vita di Jaime Lorente.
L’attore ne ha parlato in una intervista a GQ Spagna, rivelando di essere in terapia. La Casa di Carta è una delle serie tv più viste di sempre, la quinta stagione è attesissima in tutto il mondo, anche perché sarà l’ultima. Presto i fan scopriranno che fine farà Denver ma anche tutta la banda del Professore, eppure molti ignorano che l’enorme notorietà giunta proprio con questo personaggio ha destabilizzato Lorente. Per l’attore è stato difficile gestire la popolarità a livello globale, magari per alcuni attori sarebbe un sogno raggiungere una tale visibilità ma per lui non è stato così. Jaime Lorente ha rischiato di rimanere vittima del suo stesso personaggio.
Denver de La Casa di Carta lo ha quasi mangiato, divorato, inghiottito. Per l’attore sono iniziate le prime difficoltà quindi, ha dovuto scegliere se farsi trascinare da questa nuova vita oppure provare a rimanere con i piedi per terra, ed essere lo Jaime di sempre. Quando si viene investiti, travolti da una tale popolarità a livello mondiale non sempre è facile, infatti, gestire il cambiamento e rimanere sé stessi, ma lui ce l’ha fatta chiedendo l’aiuto di uno specialista. L’interprete spagnolo ha scelto di essere sì un attore di fama internazionale, ma di continuare a essere nella vita di sempre un bravo ragazzo. Per riuscirci, però, Jaime Lorente è andato in terapia:
“Ho avuto bisogno di una terapia, ne ho bisogno e ne avrò bisogno, di sicuro. Ho una persona che mi fissa una serie di linee guida perché, alla fine, quello che ho sofferto nel bene e nel male è stato improvviso, è stato molto intenso, è stato pesante. E tutto è successo in pochissimo tempo, quindi mi sono impegnato con me stesso e con le persone che mi vogliono bene, ho dovuto lasciarmi aiutare a fare tutto nel miglior modo possibile”
Jaime Lorente de La Casa di Carta ha definito il suo successo “un problema di esposizione che di espressione”. Infine ha raccontato che amici e parenti gli sono stati molto vicino in questo periodo e soprattutto lo hanno compreso e rispettato. Hanno rispettato anche tutti i suoi momenti no, che lui ha chiamato “inferni”.