Inviato de La vita in diretta aggredito a Bari: il racconto di Giuseppe Di Tommaso
Un inviato de La vita in diretta è stato aggredito. Il triste episodio è avvenuto in Puglia, precisamente nella città di Bari, dove Giuseppe Di Tommaso si era recato per documentare la movida in fase due nell’emergenza Coronavirus. Quello di Bari non è un caso isolato, in tutta Italia ci sono città che si riempiono di gioventù che dopo tre mesi di lockdown si è riversata in strada riappropriandosi della vita di prima. Tutti non vedevamo l’ora di rivedere gli amici e la famiglia e dal 18 maggio è stato possibile, senza più vincoli né autocertificazioni. Ciò che invece era ed è da evitare sono gli assembramenti, ma non a tutti è chiaro. E per questo l’inviato de La vita in diretta ha voluto realizzare un servizio sulla situazione per le strade delle città. Purtroppo, però, a Bari è accaduto qualcosa che non sarebbe dovuta accadere. Fatti simili sono già accaduti agli inviati de La vita in diretta a Napoli e Bologna.
La vita in diretta, inviato e cameraman aggrediti: dopo Napoli e Bologna succede anche a Bari
Durante il servizio l’inviato si è avvicinato a delle persone rimproverandole sui comportamenti scorretti. Come per esempio gli assembramenti o distanze non rispettate. Avvicinandosi a un gruppo di ragazzi ha urlato loro di mantenere le distanze di sicurezza, ma la reazione non è stata delle migliori. Tra qualcuno che ha provato imbarazzo e qualcun altro che non ha gradito il rimprovero, c’è stato chi invece si è rivolto malamente all’inviato. Tutto è accaduto sul lungomare di Bari, l’uomo in questione ha detto: “Se mi riprendi ancora butto a mare te e il tizio con la telecamera. Non devi fare così con le persone”. L’inviato si è giustificato dicendo che stava esercitando il diritto di cronaca, intanto l’altro ha coperto l’obiettivo della telecamera e l’ha calata di forza. Al diritto di cronaca dell’inviato, l’uomo ha replicato: “Se ti buttano a mare le persone fanno bene”.
Giuseppe Di Tommaso, inviato de La vita in diretta, racconta l’aggressione a Bari
Il racconto dell’episodio è proseguito con le parole dell’inviato stesso. “Siamo stati circondati da delle persone che non gradivano essere ripresi. Ci hanno intimato di andare via. L’operatore è stato anche preso a calci, io sono stato strattonato. Dobbiamo anche dire però che le persone che hanno assistito ci sono venuti in aiuto, ci hanno soccorso e ci hanno consigliato di andare via per evitare situazioni pericolose”.