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A quasi due giorni dalla scomparsa di Eleonora Giorgi, in televisione si continua a ricordare questa donna meravigliosa che ha lottato con le unghie e con i denti contro una malattia che ha stroncato la sua vita. Aveva scelto di vivere questo momento così pesante della sua vita in televisione, condividendo con il suo amato pubblico il suo dolore ma allo stesso tempo la sua gioia per tutto il tempo che stava passando con i suoi figli e i nipoti. Il suo grande dispiacere era infatti quello di non poter vivere al massimo il piccolo Gabriele, il figlio di Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia. A tal proposito, ospite de La Vita in Diretta, Rita Rusic ci ha tenuto a sottolineare che Eleonora voleva molto bene anche a Nina, la figlia di Clizia, che vedeva come una nipote a tutti gli effetti. Infatti, tra le lacrime, ha raccontato: “Eleonora aveva parlato con Nina, le aveva detto quando io non ci sarò più, ricorda a Gabriele della nonna” una richiesta davvero toccante che ha emozionato la stessa Rusic, che mentre raccontava, è scoppiata in lacrime.

Eleonora trascorreva infatti molto tempo con i suoi nipoti, era il suo unico dispiacere: continuava a ripetere di sentirsi pronta ad andare via, di aver vissuto una vita lunga e intensa, ma l’idea di non veder crescere Gabriele era ciò che la feriva di più. I suoi figli avevano cercato di renderla felice al meglio, sia Paolo che Andrea infatti si sono sposati lo scorso anno a pochi mesi di distanza, per darle la possibilità di essere presenti al loro giorno più importante.

Paolo Ciavarro in lacrime: “Le dicevo sempre di essere il suo regalo”

Paolo sta soffrendo davvero molto per la morte della sua adorata mamma, infatti a La Vita in Diretta è stato mandato in onda un filmato in cui lui, fuori dalla clinica, rispondeva ad alcune domande. “Siamo nati ad un giorno di distanza, infatti io le dicevo sempre di essere il suo regalo di compleanno. Lo festeggiavamo sempre insieme, ora non lo faremo più” ha dichiarato Paolo, scoppiando in lacrime.

E poi ha continuato, raccontando di quanto siano stati belli questi due anni che hanno trascorso insieme. “Ci siamo chiusi attorno a lei, l’abbiamo messa al centro delle nostre vite. Mi dispiace solo per mio figlio che non avrà la possibilità di crescere con una nonna come lei“.

Antonella Panza

Appassionata alla scrittura fin da piccola, mi sono sempre destreggiata in questo mondo. Quando avevo dodici anni e frequentavo la scuola media, grazie ai grandi autori mi sono appassionata alla poesia, alla letteratura, ho scoperto scrittori incredibili che sono stati in grado di farmi vivere attraverso le loro parole, emozioni e momenti: ho viaggiato, sono stata nel North Carolina con Nicholas Sparks, nella macchina volante insieme ad Harry e Ron con tutta Londra sotto alle mie ruote e ho girato il mondo con lo zaino in spalla insieme a Jules Verne, mettendoci qualcosa in meno dei classici e famosi ottanta giorni. Ho visto milioni di posti senza mai uscire dalla mia stanza. Oltre alla lettura e alla scrittura mi piace la musica e anche viaggiare, anche per questo sono felice di fare questo lavoro. Perché, come disse una volta Emilio Salgari, “scrivere è viaggiare, senza la seccatura dei bagagli”.

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