In occasione del dodicesimo anniversario della morte di Lea Garofalo, testimone di giustizia assassinata dalla ‘ndrangheta il 24 novembre 2009, martedì 23 novembre andrà in onda il film omaggio Rai intitolato, Lea. La pellicola, già trasmessa in prima visione nel 2015, verrà trasmessa in prima serata, su Rai 1. Il film rappresenta l’occasione anche per denunciare la violenza contro le donne, all’indomani della giornata internazionale dedicata.
Lea è una produzione BiBi Film TV e Apulia Film Commission, in collaborazione con Rai Fiction. La regia è affidata a Marco Tullio Giordana, già conosciuto per il film I cento passi. Mentre la sceneggiatura è di Monica Zapelli e dello stesso regista.
Il film è ispirato alla storia vera di Lea Garofalo, conosciuta per il coraggio e il suo profondo senso di giustizia. Moglie di Carlo Cosco, esponente della ‘ndrangheta, la donna denunciò fratello, marito e complici. Inoltre, testimoniò contro di loro, svelando agli investigatori i loro traffici criminali. Da allora dovette vivere una vita da fuggitiva assieme alla figlia Denise, peregrinando per la Penisola e scappando dalle persecuzioni dei due uomini, finché nel 2009 non venne assassinata per ordine dei suoi aguzzini.
Il cast
Il ruolo della protagonista è affidato a Vanessa Scalera. Nel film è presente anche la figlia Denise, interpretata da Linda Caridi, mentre il volto dell’esponente della ‘ndrangheta, Carlo Cosco è di Alessio Praticò. Il fratello di Lea Garofalo, Floriano, è, invece, Mauro Conte.
La trama
Il film Lea si pone l’obiettivo di ripercorre tutte le tappe della storia della protagonista, scegliendo come sfondo la Calabria e la Lombardia, tra Bergamo e Milano. La pellicola riporta i risultati dell’inchiesta giornalistica e le sentenze che hanno portato alla condanna all’ergastolo del marito Carlo Cosco per aver assassinato la moglie si ribellò alle regole della ‘ndrangheta rompendo il muro di omertà.
La narrazione si svolge raccontando la vita di Lea Garofalo, di Petilia Policastro, feudo della ndrangheta in provincia di Crotone. Il fratello Floriano ne è il capocosca locale, mentre il marito, Carlo Cosco, è anch’esso coinvolto nell’organizzazione criminale. Insieme hanno una figlia, tuttavia, Lea, stanca e contraria alla vita dei suoi cari, decide di raccogliere tutto il suo coraggio e fuggire dalla Calabria con sua figlia Denise.
Dopo alcune azioni intimidatorie di Carlo e Floriano, Lea decide di rivolgersi alla polizia e di collaborare con essa per fermare suo fratello e suo marito. A seguito della morte di suo fratello, Carlo si dichiara innocente e cerca di riavvicinarsi alla sua famiglia. Lea gli concede il beneficio del dubbio, ma continua la sua battaglia contro l’ndrangheta.
A novembre 2009 la donna scompare. Inizia così la ricerca di Denise, ormai maggiorenne, della madre. Questa ritroverà serenità nel fidanzato, Carmine Venturino, che verrà poi arrestato per la scomparsa di Lea. Da qui comincerà un lungo processo che porterà alla verità: Carlo Cosco responsabile dell’omicidio della moglie, assieme ad altri quattro complici, di cui anche il fidanzato di Denise.