Leo Gassman a Sanremo 2020: il significato della canzone “Vai bene così” e la frase in africano
Leo Gassman approda a Sanremo 2020. Il figlio di Alessandro, dopo X-Factor, riparte dal Festival della canzone italiana con un brano che è subito piaciuto al pubblico e alla giuria demoscopica che ha preferito la sua “Vai bene così“, ad altri concorrenti in gara. Leo, infatti, ha vinto Sanremo Giovani, ma i telespettatori si staranno chiedendo il significato della canzone nonché della frase in africano, con la quale Gassman ha alzato il tono della canzone creando una bella atmosfera al Teatro Ariston di Sanremo. Come ha spiegato lui stesso, la sua canzone parla della necessità di accettarsi, anche anzi soprattutto in quei momenti in cui ci sentiamo inadeguati o in difetto.
“Vai bene così” di Leo Gassman: cosa significa “Asimbonanga”
Il brano di Leo Gassman termina con un coro che dice: “Asimbonanga“, espressione zulu che significa: “Non lo abbiamo visto“. E che dà il titolo alla canzone di Johnny Clegg, dedicata a Nelson Mandela, da sempre e per sempre esempio di accettazione del diverso e della lotta per la libertà. Un termine davvero centrato, visto che il suo brano parla proprio della forza che ognuno di noi deve trovare e ritrovare in alcune situazioni per ricordarsi di quanto la vita sia bella, anche nei momenti più bui o nei quali non ci si sente all’altezza. Un’altra grande avventura si aggiunge a quella di X-Factor per Leo Gassman, anche se figlio d’arte il cantante ha spiegato a più riprese la libertà che gli è stata concessa dal padre, l’attore Alessandro Gassman, nell’inseguire i suoi sogni.
Leo Gassman parla del padre Alessandro: le parole
A proposito di suo padre, Leo Gassman ha spiegato a Tv, Sorrisi e Canzoni: “Ringrazio papà perché è rimasto fuori dai miei progetti, così li sto realizzando con le mie forze e i giusti tempi“. Poi sul suo brano ha detto: “Ci mostriamo spesso fragili davanti alle persone che ci sminuiscono. Ecco, questa canzone è uno stimolo a non arrendersi“, proprio come ha sempre fatto Nelson Mandela.