Qualcosa è andato storto a L’Eredità con Cavour: la gaffe non solo ha fatto il giro del Web e non solo, ma secondo molti è inaccettabile. L’Eredità è uno dei quiz show più longevi e più amati di sempre. Gli italiani amano trascorrere quell’ora e mezza mettendosi alla prova con domande di ogni tipo e ambito: dalla logica alla cultura generale, dalla televisione al gossip fino alla storia e alla geografia. E proprio perché spesso le domande sono incentrate su fatti storici o comunque altre materie importanti, su cui quindi si presume ci sia totale veridicità dei fatti, i telespettatori si fidano e si affidano, non immaginando minimamente che anche nei quiz si possa sbagliare. E invece è accaduto proprio nel preserale di Rai 1.
Durante una delle ultime puntate infatti c’è stata una domanda su Cavour, nome con cui viene ricordato Camillo Benso Conte di Cavour. Storica figura della politica italiana e non solo, uno dei volti più celebri dell’Ottocento e per questo si dà quasi per scontato che tutti lo conoscano. Ma forse non tutti ricordano la sua data di nascita e soprattutto la sua data di morte… Perché è proprio questa che è necessario conoscere per beccare la gaffe dell’Eredità su Cavour! Nella domanda in questione, fatta durante il gioco del Triello, si parla di una frase pronunciata da Cavour nel lontano 1869. Peccato che il Conte sia venuto a mancare nel 1861, quindi ben otto anni prima dell’anno a cui si fa riferimento nel gioco.
Naturalmente questo fatto ha scatenato la reazione del Web e della stampa, ma è chiaro che le accuse mosse da qualcuno potrebbero essere infondate. Per esempio c’è chi ha parlato quasi di ignoranza, ma dall’altro lato è facile immaginare che prima di fare una domanda ci siano delle verifiche da fare anche in un quiz televisivo. Insomma, magari l’errore è stato involontario, non intenzionale. Per esempio potrebbe essersi trattato di un errore di battitura. E non è difficile inciampare in questo tipo di errore, soprattutto quando si digita su una tastiera, che sia quella di un computer o di un cellulare. Infatti la frase “I maccheroni sono cotti e noi li mangeremo” di Cavour per annunciare l’ingresso di Garibaldi a Milano risale al 1860. E sulla tastiera il 9 e lo 0 sono uno accanto all’altro, per cui è una ipotesi da non escludere.
Dall’altro lato però ci sono coloro che ritengono inammissibili certi errori in televisione. Soprattutto in un quiz che fa domande di cultura. Alludendo anche al fatto che ci sia stato una mancata verifica, insomma, o quantomeno insufficiente. Mario Adinolfi è stato tra i primi a scagliarsi duramente contro L’Eredità per la gaffe sull’anno nella domanda su Cavour. E se l’è presa anche con Stefano Coletta, direttore di Rai 1:
“Grande cultura all’Eredità su Raiuno. […] Un altro bel colpo piazzato dal direttore Coletta. La Rai, la principale azienda culturale italiana. In mano agli ignoranti. Una perfetta fotografia del Paese”.
Grande cultura all’Eredità su Raiuno. La sera di Natale fanno domande sulle frasi di Cavour “nel 1869”. Quando Cavour era morto da otto anni. Un altro bel colpo piazzato dal direttore Coletta. La Rai, la principale azienda culturale italiana. In mano agli ignoranti. pic.twitter.com/Mn3uq6Bd9V
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) December 25, 2020