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Lutto nel mondo della musica: il cantante Liam Payne, noto per essere stato uno dei membri della band britannica degli One Direction è morto ieri notte, cadendo dal balcone dell’hotel in cui soggiornava nei pressi di Buenos Aires, in Argentina. Le indagini sulle cause della morte sono ancora aperte e non si esclude la possibilità che sia stato un suicidio.

La boyband degli One Direction ebbe un successo planetario negli anni 2010-2015, dopo il loro trionfo ad X Factor nel Regno Unito, è diventata in poco tempo la band inglese più famosa dai tempi dei Beatles. Come spesso accade però agli artisti che raggiungono la fama poco più che adolescenti, c’è il rovescio della medaglia. Il successo e gli eccessi vanno di pari passo e molte star si rovinano in giovanissima età. E’ stato il caso di Liam Payne, che una volta scioltasi la band nel 2015, è finito al centro di numerose controversie. L’abuso di alcol e di droghe del cantante era noto a tutti, negli anni si era mostrato spesso poco lucido anche sui suoi social. Nelle ultime settimane poi si è aperto un vaso di Pandora: le sue ex si sono fatte avanti con denunce per molestie.

Liam Payne muore a 31 anni : cosa è successo davvero

Mentre tutto il mondo della musica si stringe intorno alla famiglia e ai fan del cantante, si cerca di capire quali siano state davvero le circostanze che hanno portato alla morte di Payne. La notizia ufficiale riportata dalle testate è che il cantante sia caduto dal terzo piano dell’hotel Casa Sur, a Buenos Aires, ma testimoni raccontano ben altro. Il personale dell’hotel ha riferito che nelle ore prima del tragico volo, abbia chiamato la polizia perché nella struttura un uomo stava creando molti problemi. Quell’uomo era proprio Liam Payne, che è stato descritto sotto effetto di alcol e stupefacenti con un temperamento violento. Testimoni raccontano di aver visto il cantante accasciato nella lobby dell’hotel e poi avere atteggiamenti aggressivi verso lo staff. Poco dopo la caduta dal terzo piano.

Sul web sono state pubblicate le prime immagini di come la polizia abbia rinvenuto la stanza del cantante, a soqquadro con numerose droghe in giro e persino il mobilio distrutto. Visto lo stato alterato in cui si trovava non è da escludere quindi neanche l’incidente. Ma molti pensano che dietro ci siano le numerose accuse di molestie da parte delle ex di Liam Payne che sono uscite negli ultimi giorni. Come se il cantante non avesse retto il peso delle accuse.

Liam Payne: le denunce per molestie e stalking

Oltre all’abuso di stupefacenti che lo aveva reso molto impopolare dopo gli anni d’oro con i One Direction, Liam Payne nelle ultime settimane si è trovato accusato di fatti molto gravi. La sua ex fidanzata, la modella Maya Henry ha pubblicato un libro in cui racconta la sua terribile esperienza accanto alla giovane star. Si parla di gravi abusi, sia fisici che psicologici, di Payne che la minaccia con un’ascia e di stalking verso la famiglia di lei. Il fatto più grave che il libro cita è un aborto fatto in casa, che la Henry ha dovuto autoprocurarsi costretta da Payne che non voleva si venisse a sapere dai media che fosse rimasta incinta.

Dopo questa forte denuncia, molte altre ragazze si sono fatte avanti per confermare i comportamenti abusivi e tossici del cantante. Non solo ex, ma anche fan. Molte fan della band One Direction riportano che, ancora minorenni, avrebbero ricevuto avances poco gradite dal cantante. Liam Payne avrebbe approfittato della sua fama e dell’amore delle sue sostenitrici per contattarle sui social con continue richieste di foto intime e per inviare loro sue foto in atteggiamenti poco consoni. Questa vicenda si conclude nel peggiore dei modi, con l’ennesima giovane star vittima di chi non lo ha protetto e le sue vittime senza giustizia.

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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