La polvere bianca sequestrata dai carabinieri dentro l’appartamento di Libero De Rienzo è eroina. A quanto si apprende, si tratta di una dose con un principio attivo piuttosto basso, intorno al dieci per cento, comunemente detta dose “da strada” che inquirenti avrebbero giudicato insufficiente a poter uccidere una persona. Pericolosa, invece, se combinata con l’assunzione di farmaci o in presenza di una qualche patologia, magari con qualche malformazione vascolare di cui non si è a conoscenza. La conferma è arrivata dalla Procura di Roma, come confermata da Il Corriere, mentre si attende ancora l’esame tossicologico per sapere se l’attore avesse assunto o meno stupefacenti. Rimane aperto il fascicolo aperto dalla Procura contro ignoti per morte in conseguenza di altro reato. Da capire ancora se la morte di Libero De Rienzo sia arrivata in seguito al consumo di sostanze stupefacenti oppure no.
L’autopsia dell’attore 44enne, invece, si terrà domani per stabilire le cause del decesso con certezza. La famiglia ha nominato un proprio consulente che assisterà agli accertamenti disposti dai pm, necessari a fare luce sulle cause che hanno portato alla scomparsa prematura dell’uomo. Sono in corso le indagini sul pc e sul telefono di Libero. Tra le ipotesi vagliate, a tre giorni dalla sua morte, c’è questa polvere ritrovata nell’appartamento assieme a mozziconi di sigaretta, ma anche tracce di uno spinello e forti sedativi.
Libero De Rienzo come è morto? Tutte le ipotesi rimangono aperte: le indagini
Era solo Picchio quando si è accasciato a terra negli ultimi suoi istanti di vita o vi era qualcun altro con lui? Si poteva salvare? Il Giornale ha vagliato anche altre ipotesi: era in compagnia di un amico, dello stesso pusher, che preso dal panico sarebbe fuggito chiudendo dietro di sè la porta di casa e lasciando morire De Rienzo?
I carabinieri stanno ascoltando persone vicine a lui, hanno acquisito i tabulati telefonici per studiare il traffico sul cellulare e le immagini di alcune telecamere della zona per studiare i movimenti della vittima fin da mercoledì pomeriggio.
Era stata Marcella Mosca a darne l’allarme. La moglie preoccupata, notando che il marito non rispondeva alle chiamate, decise di avvertire un amico fidato che avendo le chiavi dell’appartamento ha poi fatto la drammatica scoperta. La costumista è stata ascoltata dagli inquirenti riguardo alla drammatica vicenda.