Una triste notizia sconvolge il mondo dello spettacolo e del cinema italiano. Si è spenta quest’oggi, 9 dicembre, all’età di 93 anni Lina Wertmüller, una delle più grandi registe italiane di sempre.
L’annuncio della scomparsa di Lina Wertmüller è arrivato come un fulmine a ciel sereno in mattinata, tramite i profili social di un amico di famiglia. La regista, nota per il suo look iconico con il taglio di capelli cortissimo un po’ arruffato, gli occhiali e la sigaretta sempre in mano, aveva ricevuto il premio Oscar alla carriera nel 2020.
Sua la firma di alcune fra le pellicole più celebri del nostro cinema, famose in particolar modo per la loro ironia dissacrante e per i suoi titoli chilometrici. Rimarranno per sempre nel cuore dei cinefili capolavori come Mimì metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia o ancora Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.
Lina Wertmüller: la biografia della regista
La Wertmüller nasce il 14 agosto 1928, figlia di Federico Wertmüller e di Maria Santamaria-Maurizio. Da parte di padre, come si può intuire dal cognome, è di lontane origini svizzere, per di più aristocratiche. Il primissimo avvicinamento con il mondo dello spettacolo avviene all’età di 17 anni, quando si iscrive all’accademia teatrale di Pietro Sharoff. Sarà dunque il teatro a formarla, anche se ben presto si sposterà nel mondo della radio e della televisione, diventando autrice di Canzonissima e della celebre serie Il Giornalino di Gianburrasca con protagonista Rita Pavone.
Il cinema le apre le porte nel 1953, ma in veste di “semplice” segretaria di edizione in …e Napoli canta! di Armando Grottini. La vera occasione però le arriverà quando avrà la fortuna di collaborare con uno dei più grandi registi di tutti i tempi, Federico Fellini, che affiancherà in veste di aiuto regista per capolavori del calibro di 8% e La Dolce Vita.
Il suo vero e proprio esordio come regista avverrà nel 1963 con I basilischi, una storia dolce amara di un gruppo di giovani e spiantati amici, ambientata nel Sud Italia. Da qui prenderà il via una carriera costellata da grandi successi e soddisfazioni e da un totale di 23 film di cui l’ultimo, Peperoni ripieni e pesci in faccia, uscito nel 2004. Lina Wertmüller, tra le altre cose, è stata la prima donna candidata all’Oscar come migliore regista.