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Luciana Littizzetto assente a Che Tempo Che Fa in quanto ricoverata in ospedale dallo scorso martedì. Lo ha raccontato la stessa comica torinese durante un collegamento con Fabio Fazio nel corso della puntata del talk show in onda su Nove domenica 9 febbraio. ‘Lucianina’ è alle prese con un problema di salute piuttosto grave, ossia una pancreatite acuta. Non è una malattia con cui scherzare. Nei casi più gravi può anche essere mortale. Non si tratta di un tumore al pancreas, bensì di un’infiammazione potente da non sottovalutare. Littizzetto, intervenendo telefonicamente a CTCF, ha fortunatamente tranquillizzato tutti, spiegando che le sue condizioni ora stanno migliorando.

“Stavolta non sono caduta, però sono in ospedale. Martedì mi sono sentita male, pensavo fosse influenza e invece ho una pancreatite acuta”, ha raccontato la comica piemontese intervenendo in studio attraverso un collegamento telefonico. Quindi ha aggiunto: “Ora sto bene, i valori stanno scendendo, ma bisogna fare attenzione. Io ho la soglia del dolore alta e ho aspettato un po’ a farmi vedere, aspettando che passasse”.

Con questo malanno bisogna fare attenzione: bisogna lasciare quieto il pancreas e stare a digiuno. Stasera, colpo di scena mi hanno dato passato di verdure e pollo bollito. Ringrazio tutti quelli che lavorano e che si stanno occupando di me: abbiamo una ricchezza che è la sanità pubblica, non buttiamola via”. Dopo il discorso serio, ‘Lucianina‘ ha fatto una battuta spiritosa: “Mi hanno anche un po’ drogato e mi sono trovata bene”. “Dobbiamo essere più contenti di avere quello che abbiamo, non perdiamolo”, ha risposto Fabio Fazio che ha poi augurato pronta guarigione alla collega.

Come si manifesta la pancreatite acuta e il tasso di mortalità

La pancreatite acuta, solitamente, si manifesta con un forte e intenso dolore addominale che in vari casi è accompagnato da altri malanni quali nausee, vomito e febbre. Nelle forme più lievi, che sono la stragrande maggioranza dei casi, i sintomi se ne vanno rapidamente, mentre in quelle più gravi possono svilupparsi in modo tragico in setticemia, shock, insufficienza renale e respiratoria.

Raramente chi viene colpito da pancreatite acuta viene operato chirurgicamente. Se però a innescare la malattia sono i calcoli biliari, il paziente deve affrontare un intervento di colecistectomia, di solito eseguito per via laparoscopica.

Il trattamento per la pancreatite acuta prevede nelle prime fasi digiuno e somministrazione endovenosa di liquidi ed elettroliti. Ai pazienti raggiunti da forme più gravi vengono invece somministrati anche farmaci ad azione antiproteasica e antibiotici.

Le forme lievi della patologia sono circa il 90% del totale dei casi. Di solito si guarisce nell’arco di una o due settimane, con la malattia che non lascia danni. Le forme più aggressive invece possono necessitare di diversi interventi chirurgici e e per curarle ci vuole più tempo. In questi casi il tasso di mortalità si aggira attorno al 10-20%.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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