Lo Stato Sociale veri nomi: chi sono i cantati di Una vita in vacanza
Lo Stato Sociale è un gruppo musicale elettropop bolognese nato circa dieci anni fa. Nato come un trio composto da Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidinetti, nel 2011 ha integrato altri due membri. Si tratta di Enrico Roberto e Francesco Draicchio. Il loro primo album, uscito nel 2012, si intitola Turisti della democrazia, pubblicato l’anno successivo in versione deluxe. Nel 2014 escono diversi singoli, tra cui C’eravamo tanto sbagliati e Questo è un grande paese, e i loro video collezionano numerosissime visualizzazioni su Youtube. Il gruppo ha preso due anni di pausa ed è ritornato operativo lo scorso aprile con l’album Amore, lavoro e altri miti da sfatare, fino a conquistare la presenza sul palco dell’Ariston. La canzone in gara al Festival di Sanremo 2018 si intitola Una vita in vacanza. Si tratta di una riflessione sulla pervasività del lavoro nelle vite di ognuno di noi; è un brano che parla del contrasto fra tempo libero e tempo di lavoro.
Come nasce il gruppo
Lo Stato Sociale ha iniziato a suonare davanti agli amici come e dove si poteva, portando l’impianto e la birra per fare festa. Poi ha iniziato a registrare le canzoni e a condividerle su MySpace – un social network nato prima di quelli attuali – e il pubblico ha apprezzato. Dopo di che il cerchio degli amici si è allargato, prima un pochino, poi un po’ di più, fino ad avere anche persone con cui collaborare. Turisti della democrazia ha fatto affermare il gruppo. I concerti erano sempre pieni e i componenti del gruppo rilasciavano numerose interviste. Dopo una piccola pausa L’Italia peggiore ha portato la band all’Alcatraz, al concerto del Primo Maggio, ecc… Dopo due anni di pausa Cazzola e gli altri si presentano al Forum di Assago con il loro terzo album.
Una vita in vacanza al Festival di Sanremo 2018
Una vita in vacanza è, come precedentemente detto, il titolo del brano che Lo Stato Sociale presenta a Sanremo 2018. Scritta da tutti e cinque i componenti del gruppo, il ritornello della canzone è una liberazione del peso del lavoro come obbligo. Dietro l’apparente spensieratezza del testo, si nasconde una satira del lavoro all’italiana (si va dal baby pensionato alla fashion blogger). “Una vita in vacanza è un pezzo divertente e divertito che parla di un sogno, quello di non vivere il lavoro come un obbligo o una necessità” ha spiegato la band a Sorrisi. Probabilmente è la prima canzone del Festival di Sanremo che contiene una bibliografia, quella che Cazzola ha usato per laurearsi in Sociologia del lavoro.