Loredana Bertè a tutto campo a Belve. Un’intervista memorabile che ha rispetto le alte aspettative. Francesca Fagnani, con le sue domande irriverenti, ha spaziato su tantissimi argomenti. Per la prima volta si è ritrovata innanzi a una ospite che piuttosto che arginare le sue domande le ha incendiate. Un fatto mai visto prima nel talk di Rai Due, dove solitamente i vip cercano continuamente di passare per belli, bravi e carini. Non la Bertè che è stata un fiume in piena, con la padrona di casa Fagnani che in diversi frangenti si è ritrovata persino spiazzata. Una notizia visto che solitamente avviene il contrario: è cioè la conduttrice che non perde il controllo a differenza dell’intervistato.
Loredana Bertè a Belve: l’aneddoto su Battiato e Pino Daniele
Pronti via, e subito è fioccato un curiosissimo aneddoto sul compianto Franco Battiato. “Lui era un suo grande sostenitore l’ha incontrato in aereo e gli ha detto: “A Battiato vai”. Poi ha preso e si è alzata il pullover e le ha mostrato il seno”, ha ricordato la Fagnani. “Si, è vero, le ho mostrato le te**e, lo ho rianimato un po’”, la secca replica della Bertè. La conduttrice ha poi ricordato un’altra pela della rocker che disse: “Pino Daniele ci manca, Al Bano sta sempre bene”. Che ha voluto dire? “Voglio bene ad Al Bano, lo stimo. Mi è venuto d’istinto, ma gli voglio bene. Mango, per me un fratello, morto sul palco, è la fine che vorrei fare io, morire sul palco è il sogno di tutti gli artisti”.
“Mimì, mi pento”
Spazio poi al rapporto con il successo. “Il successo l’ho saputo gestire? Mi sono un po’ persa, manco sono riuscita a comprarmi una casa. Non capivo l’entità del successo. Pure con i fans non ero tanto disponibile. Mi è girata la testa? No, le palle, non ero più libera di fare ciò che volevo. Del successo cosa mi piace? Se prendo l’aereo mi fanno passare per prima, non mi piace invece che limita la mia libertà”.
Si è poi entrati su un tema doloroso, la morte di Mia Martini: “Un mio difetto? Non ho pazienza, in niente. Sono rissosa, quando mi arrabbio divento insopportabile. Con la vita ci ho litigato da quando è morta Mimì, una cosa inaccettabile. I mariti si cambiano, le sorelle no. Avrei voluto dirle una volta di più ti voglio bene. Anche se poi mi avrebbe risposto: “Che ti serve?””.
La Fagnani ha poi chiesto a proposito del decesso della sorella: “Il suo cuore che le ha detto? Era un gesto disperato o un incidente?“. “Un incidente – la replica della Bertè -. Il telefono era squillato tutta la giornata e la notte, non ho mai risposto, pensavo fosse una rottura di scatole. Mi pento, non me lo sono mai perdonato. Avrei dovuto fare meno viaggi e starle più vicino. Non ho colto i segnali, è una sorella, non ci pensi. Quando ci ripenso mi viene subito da piangere perché non posso rimediare. La sua morte legata più il mal di vivere o alla cattiveria della gente? Senza dubbio la cattiveria della gente”.
A questo punto sono affiorate delle lacrime, con Loredana evidentemente commossa.
Il pazzo matrimonio con Borg
La Bertè ha poi parlato del folle matrimonio con il tennista svedese Borg. “Volevo dei figli, è un rammarico che ho dentro. Borg, il mio ex marito, volevo che fosse il padre dei miei figli…”, ha spiegato la cantante. Quindi ha aggiunto: “Un amore tumultuoso, lui a un certo punto ha preferito la cocaina a me. L’unico momento in cui anche io mi sono avvicinata alle droghe, ma manco mi piacevano”.
Nel 1991 la relazione giunse al capolinea, dopo anni trascorsi tra follie d’amore e grandi liti, culminate anche con mobili gettati da finestre e balconi, oltre che da botte che Loredana rifila all’allora marito. La pietra tombale sul matrimonio giunse quando Borg chiamò due prostitute e invitò la moglie ad avere un rapporto multiplo: “Rientrati a Milano, gli ho detto vaffanc**o tu le tro*e e la cocaina, manco l’ho fatto entrare in casa ed è finita”.
Il rapporto con i soldi e l’amicizia al capolinea con Renato Zero
“Rapporto con i soldi? Male, non so nulla, non so manco quando prendo. Ho dato spesso soldi ad amici, alcuni mai ritornati indietro”, ha spiegato Loredana. Infine un pensiero per l’amico di una vita con cui purtroppo i rapporti si sono ghiacciati: “Mi manca molto Renato Zero, non parliamo da anni. Lui però, prima, c’era sempre stato nella mia vita. Un riavvicinamento? Dipende da lui”.