Continua a far discutere il caso della ristoratrice di Lodi che ha coinvolto Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli negli ultimi giorni. Si proceda con ordine. La vicenda ha avuto inizio l’11 gennaio, quando Giovanna Pedretti, ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, ha pubblicato sul profilo della sua pizzeria lo screenshot di una recensione con commenti omofobi e abilisti. Un presunto cliente aveva infatti scritto di non essersi trovato a suo agio seduto vicino a persone gay e ad un ragazzo in carrozzina. Al che, è arrivata la strenua difesa di Giovanna, con tanto d’invito al consumatore di non tornare più nel suo locale.
Nel giro di poche ore, il post ha fatto il giro del web. La Pedretti è stata ricoperta di elogi sui social e la sua storia ripresa da diverse testate giornalistiche. Tuttavia, la versione della ristoratrice paladina delle minoranze non ha convinto tutti. Lorenzo Biagiarelli, noto chef e compagno di Selvaggia Lucarelli, ha insinuato il dubbio che lo screenshot potesse essere falso. Oltre a incongruenze con il font e la grafica, il commento non risultava disponibile online. Per questo, il volto di È sempre mezzogiorno ha accusato la signora di aver fatto leva su temi come l’abilismo e l’omofobia per ragioni di marketing. E lo ha fatto sul suo profilo Instagram, dove vanta più di mezzo milione di followers.
Ecco che, il 13 gennaio, si è aggiunta l’accusa anche della stessa Lucarelli, che ha ripreso quanto scritto dal fidanzato, ribadendo che si tratterebbe di un’operazione di marketing. Da lì, è scoppiata una vera e propria bufera mediatica contro la ristoratrice. Giovanna si è ritrovata prima la telefonata inquisitoria di Biagiarelli, poi le telecamere del TG3 davanti al suo ristorante e, infine, una valanga di critiche e insulti sui social. Il giorno dopo, il 14 gennaio, il corpo della Pedretti è stato trovato senza vita nella acque del Lambro, a seguito di una morte che sembrerebbe essere volontaria.
Selvaggia Lucarelli nel mirino: il caso di Giovanna Pedretti
Da allora, l’opinione pubblica ha condannato Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli, accusandoli di essere stati complici del tragico accaduto nonché responsabili della gogna mediatica contro la signora Giovanna. A far infuriare ancora di più gli utenti, sono stati i post pubblicati da entrambi poco dopo la notizia della morte. La coppia ha ben pensato di difendersi prima di tutto dalle accuse, sottolineando che ” si sa troppo poco dei pregressi, della storia personale” per poter esprimere un giudizio.
Persino la figlia della stessa ristoratrice, Fiorina D’Avino, ha deciso di scagliarsi pubblicamente contro la Lucarelli, scrivendo queste parole: “L’accanirsi è pericoloso. Grazie cara ‘signora’ per aver massacrato in via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima”.
Ad ogni modo, c’è anche una voce fuori dal coro, che difende Selvaggia. Si tratta di Vittorio Feltri, che ha parlato della vicenda nella sua rubrica delle lettere su Il Giornale. Feltri sostiene che, al di là del modus operandi discutibile della giornalista, ritenerla colpevole di una tragedia simile sarebbe totalmente sbagliato per una serie di motivi.
Ecco le sue parole:
Quello che viene contestato a Selvaggia è che ella è solita gettare nel tritacarne e dare in pasto alla gogna dei social network oggi questo e domani quel personaggio o individuo qualunque, il tutto senza farsi tanti scrupoli e mostrando addirittura una cattiveria che dà i brividi. Bene. È vero. Questo accade. Ma, se qualcuno non regge tutto questo e si ammazza, la colpa non può essere attribuita a chi ha portato a galla un eventuale atto sconveniente, ingiusto, poco pulito, criticabile che la persona che si è suicidata ha compiuto. Se ammettessimo questa tesi, ossia se ritenessimo colpevole Lucarelli, la sua colpevolezza risiederebbe nell’avere svelato una sorta di inganno, ma questa non può essere considerata una colpa, non si tratta di un delitto, di un reato, di un crimine.
E ancora:
Questa ristoratrice, questa donna, avrà pure compiuto un errore, questo ancora non si è capito, non lo so, ma ciò che so con certezza è che, qualsiasi errore ella abbia compiuto, non meritava comunque il linciaggio da parte dell’opinione pubblica, quella stessa opinione pubblica che ora sta linciando Selvaggia Lucarelli per avere linciato Giovanna Pedretti. Quella stessa opinione pubblica che è una sorta di mostro famelico, assetato costantemente di sangue. Come si resiste contro tutto questo? Io conosco un unico antichissimo rimedio che applico da sempre: non mi frega un fico secco di quello che si dice di me.