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Il caso più chiacchierato delle Olimpiadi sta facendo parlare un po’ tutti. Ovviamente ci riferiamo al discusso combattimento di boxe tra la Carini e Khelif. Ognuno sembra voler dire la propria opinione e sui social Khelif è diventata oggetto di discussione fisso. L’ultima ad esporsi è l’ex velina Maddalena Corvaglia con un video che è al limite del ridicolo. Infatti la Corvaglia veste i panni della divulgatrice e inizia ad elencare degli improbabili paragoni. Un discorso che l’unica cosa che ci fa capire è come sia facile aprire bocca e dire parole senza una logica e senza una preventiva accurata informazione.

Ma partiamo dal principio. Intanto ci chiediamo per quale ragione Maddalena Corvaglia abbia sentito la necessità di intervenire su questo argomento. E poi se proprio era impellente la necessità che aveva, poteva prima informarsi per bene. Il discorso della Corvaglia ha questo incipit: “Se un uomo che si identifica in una donna ha il diritto di combattere alle Olimpiadi contro una donna allora un bambino che si identifica in un adulto ha il diritto di guidare la macchina…”. Il discorso lascia intendere che Imane Khelif sia nata uomo e sia un uomo a tutti gli effetti. Noi non siamo specialisti e non siamo parte del Comitato Olimpico e proprio per questo ci limitiamo a constatare i fatti. L’atleta Khelif è stata accettata alle Olimpiadi e si è guadagnata il suo percorso sportivo.

Maddalena Corvaglia & Co.: tutti parlano senza prima informarsi

Il discorso della Corvaglia prosegue con una serie di paragoni simili a quello sopra riportato. Un discorso che vale la pena ascoltare solo per capire che, delle volte, è meglio tacere. Alla fine però viene il bello! L’ex velina dopo la lista di esempi assurdi si pone questa domanda: “C’è un limite e quale sarà questo limite?”. In effetti anche noi ci poniamo la stessa domanda. C’è un limite alle assurdità che girano nei social in questi giorni? NO. E il discorso della Corvaglia ne è un esempio lampante. Oltre a non avere senso logico (!), le parole dell’ex velina ci fanno riflettere su quanta mancanza di informazione circoli nel web.

Ci consola il fatto che i commenti in calce siano tutti riconducibili al nostro stesso pensiero. Alcuni addirittura pensano che il video sia ironico. Alcuni restano senza parole. Altri la criticano aspramente. Noi ci rendiamo conto che i social siano un calderone pieno di opinioni inutili volte esclusivamente ad amplificare pensieri illogici e mal informati. Basterebbe che a parlare siano solo, o quantomeno principalmente, gli esperti del settore.

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