La madre di Nadia Toffa, giornalista e volto noto de Le Iene scomparsa il 13 agosto 2019 a 40 anni, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. La donna, al secolo Margherita Rebuffoni, un po’ a sorpresa, ha raccontato una dinamica non proprio positiva per quel che riguarda i rapporti attuali della sua famiglia con Le Iene. Senza troppo girarci attorno, ha riferito che da dopo i funerali della figlia, nessuno di coloro che lavora al programma Mediaset si è fatto vivo con lei e con suo marito.
Margherita Rebuffoni: zero rapporti con Le Iene
Quando il Corriere della Sera ha chiesto alla signora Rebuffoni che rapporti ci sono oggi con le persone che collaborano con la trasmissione di Davide Parenti, la donna ha dato una risposta che nessuno si aspettava:
“Non ci sono rapporti, non sappiamo perché. Li abbiamo visti al funerale ma non li abbiamo mai sentiti. Mandano sempre in onda i servizi di Nadia, sicuramente sono molto grati a lei per quello che ha fatto, forse alla famiglia un po’ meno. A noi però non importa, abbiamo la sua fondazione e parliamo di lei, e questo è ciò che conta davvero”.
La madre della compianta giornalista ha poi aggiunto che ancora oggi Le Iene utilizzano del materiale raccolto dalla Toffa prima di morire. “Ci sono cose che non sono mai state dette e non sono mai state pubblicate. Non potevano andare in onda perché all’epoca erano coperte da segreto investigativo“, ha raccontato Margherita, ricordando che spesso Nadia lavorava sotto copertura e in incognito, trovando prove importanti che poi puntualmente consegnava alle forze dell’ordine.
Margherita ha evidenziato che non era al corrente di molti lavori svolti dalla figlia e che li ha scoperti da poco, come ad esempio alcune inchieste effettuate nella terra dei fuochi e a Trieste. Indagini giornalistiche che, sempre a detta della madre, ancora oggi hanno un risvolto e, a volte, vengono utilizzate da Le Iene.
La fondazione Nadia Toffa onlus: a chi viene donato il ricavato
Dopo il decesso del volto Mediaset, i genitori hanno dato il via al progetto della fondazione Nadia Toffa onlus dopo che la giornalista, prima di arrendersi al tumore al cervello, aveva espresso loro il desiderio che si impegnassero nell’aiuto di coloro che soffrono. La fondazione è attiva nel raccogliere fondi per la ricerca sui tumori.
Mamma e papà Toffa stanno ottenendo molto. “Quando abbiamo iniziato, io e mio marito, non ci conosceva nessuno: adesso ci chiamano in tutta Italia per partecipare a eventi che sostengono la ricerca”, ha spiegato la signora Rebuffoni, aggiungendo che il ricavato delle iniziative, in questi anni, è stato donato all’Istituto Besta e al San Raffaele di Milano, ma anche per don Patriciello e molti altri.