Mahmood e Matteo Salvini, scambio di sms: cosa si sono detti
La vittoria di Mahmood all’ultima edizione del Festival di Sanremo ha generato non poche polemiche. In molti hanno visto anche un certo astio tra il cantante e il Vice Premier Matteo Salvini. Il web infatti avrebbe captato che il commento di Salvini circa la vittoria di Mahmood era dovuto a ragioni politiche. Ma nulla di più falso. Secondo delle recenti interviste che il cantante di “Soldi” ha rilasciato a il Fatto Quotidiano e al Corriere della Sera, c’è stato uno scambio di sms tra Matteo Salvini e Mahmood. Anzi è stato proprio il Ministro degli Interni ha mandargli un messaggio di complimenti. Nel testo del messaggio, rivelato dallo stesso Mahmood, Salvini ha detto: “Ciao, qui Matteo Salvini. Al di là dei gusti musicali (io preferisco altro), goditi il tuo successo!“. Un messaggio senza polemiche a cui il cantante ha risposto con un ringraziamento.
Mahmood e Matteo Salvini, cosa è successo tra i due
Mahmood è stato preso da capro espiatorio dai radical chic, ecco cosa pensa davvero Matteo Salvini di tutta la polemica generata dalla vittoria del cantante italo-egiziano a Sanremo 2019. Nonostante il Vice Premier preferisse Ultimo, come lui stesso ha confessato su Instagram, non ce l’ha assolutamente con Mahmood. Anzi si è anche complimentato con lui e gli ha augurato un grande successo. “Credo abbia provato a telefonarmi il giorno dopo la vittoria, ma ho perso la chiamata perché è stata una giornata delirante. Poi ho letto una sua intervista in cui diceva che mi aveva mandato un sms. Ho controllato: aveva ragione. Erano così tanti che neanche l’avevo visto“, così ha raccontato Mahmood dopo la vittoria alla kermesse canora.
Soldi di Mahmood, il significato nascosto
A L’Unione Sarda, l’ex concorrente di X Factor ha raccontato: “È parecchio autobiografica, è una storia che ho vissuto e che hanno vissuto tante persone. Ma ci sono delle parti che non hanno un significato letterale. Per esempio ‘Beve champagne sotto il Ramadan’ è un verso che uso per dire ‘Predichi bene e razzoli male“. La canzone è dedicata al padre che lo ha abbandonato all’età di cinque anni. Nei suoi confronti ha rivelato di non provare più rabbia e di aver superato la sua mancanza non con pochi problemi.