Il mancato rapporto con il padre è uno dei temi ricorrenti di diverse canzoni di Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood. Brani come Soldi o Gioventù Bruciata, che hanno contribuito a forgiare il successo del giovane cantautore, sono, ad esempio, ricchi di riferimenti al genitore. A dare la sua versione dei fatti è stato Ahmed Mahmoud, padre di Alessandro, che in un’intervista al Quotidiano Nazionale ha offerto il suo punto di vista sulla questione dell’abbandono e del rapporto con il figlio.
Ahmed sul figlio Mahmood: “Vorrei cambiasse cognome”
Ahmed oggi ha 63 anni, lavora in un bar, vive con la sua quarta moglie e con sua figlia nel quartiere Corvetto, periferia sud di Milano. Il padre di Alessandro ha fatto chiarezza sul messaggio che passa in alcune canzoni del figlio, ovvero quello di un abbandono da parte sua: “Il messaggio che passa è quello di un padre che un giorno è sparito nel nulla, lasciandolo solo quando era un bambino e uscendo dalla sua vita. Invece sono stato presente anche dopo la separazione con la mamma” ha spiegato.
Mahmood ha più volte raccontato di come Ahmed sia andato via quando lui aveva solo 5 anni, fatto confermato da quest’ultimo: “Sono andato via di casa quando lui era piccolo, è vero, perché era finito il matrimonio con sua madre“. In seguito ha fatto chiarezza, spiegando di non aver mai abbandonato il figlio: “Andavamo a mangiare fuori insieme, è anche venuto a casa mia quando vivevo a Trezzano sul Naviglio, ha preso in braccio la sua sorellina (che ho avuto da un’altra donna) che ora ha 11 anni e mezzo. La settimana prima che partecipasse al Festival di Sanremo siamo andati a fare insieme un aperitivo“.
Nel corso dell’intervista, quindi, Ahmed ha avanzato una richiesta direttamente al figlio: “Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome: non più Mahmoud. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale” ha detto. Ahmed avrebbe anche chiesto ad Alessandro di assecondare questa sua richiesta, ricevendo risposta negativa: “Mi ha risposto di no. E sto valutando se rivolgermi a un legale“.
Gioventù Bruciata e Soldi: Il parere di Ahmed
Ahmed, tuttavia, non ha nascosto di voler provare a riallacciare i rapporti con il figlio. Il padre di Alessandro si è detto orgoglioso di lui e del suo successo, raccontando, a riguardo, un curioso aneddoto: “Mi sono emozionato quando una volta, mentre eravamo fuori a cena e lui era già famoso, veniva avvicinato da ragazzi che gli chiedevano l’autografo“.
Gioventù Bruciata e Soldi sono due canzoni molto importanti nella carriera di Mahmood. Con la prima, il giovane cantautore trionfò nella categoria Giovani di Sanremo nel 2018, con la seconda, invece, conquistò il primo posto nella categoria Big del Festival l’anno successivo. Entrambe le canzoni, come detto in precedenza, presentano riferimenti ad Ahmed, che ha quindi spiegato come si è sentito quando le ha ascoltate: “Ho sofferto. Come ho sofferto sentendo ’Soldi’. Non è vero che pensavo solo ai soldi, anzi. Come se fossi interessato solo alle cose materiali. Io ho sempre voluto parlare con mio figlio e mi ritengo un uomo dalla mentalità aperta“.
Solo dalle canzoni, ha spiegato Ahmed, è venuto a conoscenza del malessere del figlio. In seguito ha raccontato: “Sono stato ricoverato in ospedale per una brutta malattia, prima all’ospedale San Paolo e poi in Egitto durante il periodo Covid. Alessandro lo sapeva, gli ho chiesto di venirmi a trovare ma non è mai venuto. Io ci sono rimasto male. L’ultima volta ci siamo sentiti via messaggio più di un anno fa, ma sempre superficialmente“.
Ahmed, quindi, soffre nel vedersi descritto dal figlio come colui che lo ha abbandonato. Rimane da capire se, prima o poi, il due volte campione del Festival di Sanremo e suo padre possano riconciliarsi, lasciando il passato alle spalle, o se i due siano destinati a rimanere distanti.