Ops, i pantaloni fanno crac. A Ballando con le Stelle, nella puntata del 2 dicembre, nel corso della prova di improvvisazione di ballo, i concorrenti maschi rimasti in gara sono stati chiamati a imitare Tony Manero, personaggio immortale cinematografico interpretato da John Travolta nel leggendario La febbre del sabato sera. Tutto liscio come l’olio? Per nulla visto che nelle ultime due esibizioni, quelle di Teo Mammucari e Lorenzo Tano, ci sono stati due imprevisti identici. Sia al comico romano sia al figlio di Rocco Siffredi si sono strappati i pantaloni nelle parti intime. L’ex conduttore de Le Iene si è fermato, rifiutandosi di proseguire, mentre il giovane se ne è infischiato dell’inghippo ed ha continuato a danzare.
“La sarta ha allentato il filo, ecco perché è stata due ore a mettermi a posto il vestito”, ha detto ironicamente Teo, coprendosi con la mano le natiche. “Dategli una giacca, così continua a ballare”, il consiglio di Milly Carlucci. Paolo Belli si è offerto di fornire a Mammucari la sua giacca rosa. “Mica sono così brutto”, la battuta del comico che non ha accettato il capo d’abbigliamento. “Giurati, se mi date un votaccio vi faccio vedere tutto e chiudiamo Rai Uno”, ha infine ammonito ridendo l’ex conduttore de Le Iene.
Lo stesso problema si è verificato subito dopo, quando è sceso in pista Tano. Al ragazzo lo squarcio ha riguardato più la parte anteriore che quella posteriore. Inutile dire che sui social le ironie che hanno fatto riferimento alle parti intime ‘importanti’ di papà Rocco si sono sprecate.
Sempre sui social sono andate per la maggiore tre teorie, due piuttosto fantasiose. Quella ‘complottista‘ sostenuta da coloro che hanno detto che tutto è stato studiato a tavolino così da creare dei ‘finti’ incidenti nel tentativo di far alzare lo share del programma. Un’altra, ancor più fantasiosa: a Tano i pantaloni si sono rotti proprio lì davanti per via della sua prestanza intima. Ultima ipotesi, che è quella quasi certamente corrisponde alla verità, è che semplicemente i movimenti del ballo richiesto hanno innescato i ‘crac’ e che le sarte hanno forse commesso qualche errorino nel confezionare gli abiti.