Mal di pancia in casa Maneskin, questo almeno è ciò che sostiene Dagospia che, con un articolo firmato dal giornalista Ivan Rota, ha raccontato che all’interno della vulcanica band romana capitanata dall’istrionico Damiano David non tutti vedono di buon occhio la sovraesposizione mediatica di Giorgia Soleri, ossia la fidanzata del medesimo frontman del gruppo.
“Pare che la sovraesposizione di Giorgia Soleri fidanzata di Damiano, leader dei Maneskin, non sia molto gradita dagli altri componenti del gruppo. La malattia, le foto piccanti e ora il tour di presentazione del suo libro di poesie “La Signorina Nessuno”. Ospite di Serena Bortone, pareva già un personaggio navigato…”. Così Dagospia che insinua senza troppo girarci attorno che nella band ci sia qualche malumore.
Damiano David e Giorgia Soleri sempre più uniti
Quel che è certo è che Damiano e la sua dolce metà, nonostante il successo planetario del gruppo sbocciato a X Factor, non si sono mai separati. Insomma, la fama non ha dato alla testa a David, che, anzi, appare spesso al fianco di Giorgia, oltre a sostenerla nella sua campagna di sensibilizzazione sulla vulvodinia, patologia di cui soffre la giovane influencer.
Un impegno, quello al fianco della fidanzata, che ha portato il frontman dei Maneskin ad essere, di recente, addirittura il testimonial della proposta di legge per il riconoscimento di vulvodinia e neuropatia del pudendo come malattie croniche e invalidanti nei Livelli essenziali di assistenza del Sistema sanitario nazionale.
La proposta di legge è stata presentata alle Camere del Parlamento da un gruppo di onorevoli di tutti i gruppi politici, che ne hanno chiesto nei giorni scorsi un sollecito esame. Si ricorda che la vulvodinia è una percezione dolorosa, spontanea o provocata, che si manifesta soprattutto in età fertile e colpisce circa il 10-15% delle donne.
Come spiegato in diversi frangenti da Giorgia Soleri, si tratta di una malattia che non permette alle donne di stare sedute a lungo. Anche solo un’ora da seduti può trasformarsi in un lasso di tempo insopportabile per chi ha a che fare con i dolori della malattia.
Il testo della legge prevede anche l’individuazione di centri di riferimento pubblici regionali per il corretto trattamento della sofferenza pelvica. Al momento, in Italia, non si hanno dati certi relativi al numero di persone che patiscono questo disturbo. Per questo motivo, il Comitato Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo ha fatto richiesta, tramite la proposta di legge, di avviare una ricerca per avere dati sicuri.