Nel fantastico giorno del Pride di Milano i Maneskin hanno voluto esserci a loro modo, e non si può dire che il messaggio lanciato sia stato debole o inefficace. Conosciamo bene l’estro, l’esuberanza e l’anticonformismo di Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan, e anche questa volta la band, soprattutto due di loro, è riuscita a stupirci. Con varie foto e con qualche battuta. A cosa facciamo riferimento? Si è spesso parlato della presunta omosessualità di Damiano ma si trattava solo di voci di corridoio dovute agli atteggiamenti del front-man che ha sempre sfidato e sfida tuttora l’ipocrisia della società; e potremmo dire lo stesso anche degli altri membri. Che pure questa volta hanno giocato sul proprio orientamento. Parliamo precisamente di Damiano e del chitarrista Thomas.
Maneskin, il bacio gay tra Damiano e Thomas e le domande dei fan: “Stanno insieme?”
Sulla pagina ufficiale Instagram del gruppo sono comparse varie foto in cui i due si baciano e uno scatto in cui il leader della band sventola una bandiera arcobaleno: un chiaro segnale di sostegno al Pride che mai come quest’anno ha bisogno di supporto, a causa dei messaggi di omofobia, razzismo e non solo diffusi da politici italiani e non. Le foto sono state accompagnate da un “Happy Pride” che chiarisce da che parte sta il gruppo – anche se non avevamo dubbi al riguardo – e hanno ricevuto una valanga di commenti, anche da parte di coloro che non sanno che il front-man dei Maneskin e il chitarrista non sono gay: a un certo punto qualcuno ha scritto “Ma stanno insieme o no?” ed è arrivata immediatamente la risposta di Damiano che col suo solito fare simpatico ha spiegato che Thomas glielo chiede di continuo “ma non si può fare”. In seguito è intervenuto anche Thomas che ha commentato con uno smile triste prestandosi al gioco.
Il coraggio dei Maneskin per il Pride 2020: le foto a sostegno dell’evento
Per qualcuno potrebbero essere messaggini da niente o foto per mettersi in mostra; per noi invece hanno un gran valore perché è importante che gli artisti si schierino dalla parte dei più deboli e contro ogni forma d’oppressione; che insomma ci mettano la faccia e non si nascondano dietro scuse che ormai non reggono più. Non ci resta che fare i complimenti ai Maneskin, già noti per le tante provocazioni e per il coraggio delle loro performance, e a tutti coloro che in questa giornata hanno voluto esserci davvero. Vi lasciamo al post: