A quasi un anno esatto dalla morte di Diego Armando Maradona (il Pibe de Oro si spegnava il 25 novembre 2020) continua a tenere banco il modo in cui ‘El Diez’ se ne è andato. A riaccendere i riflettori sulla fine dell’ex calciatore argentino è stato Nelson Castro, medico e giornalista che ha pubblicato il libro dal titolo ‘La salute di Diego’, raccontando dei retroscena dai contorni macabri.
“C’era un piano, una cospirazione, poi sventata, per rubare il cuore di Maradona”. Questo uno dei passaggi più forti del volume redatto da Castro che, come racconta Il Napolista, ha potuto visionare dei file secretati, oltre ad aver intervistato testimoni che fino ad ora non hanno proferito parola sulla scomparsa dell’ex calciatore. Il medico ha anche citato documenti inediti.
Nel libro Castro ha sostenuto che Maradona, negli ultimi scampoli della sua vita, non è stato seguito con attenzione. Anzi sarebbe stato vittima di molti mancati controlli nel mangiare e dipendenze su cui nessuno ha agito, arrivando persino a stare nel letto per 25 ore di fila, senza alzarsi.
Secondo Castro, in certe condizioni di salute e in determinati frangenti di trascuratezza medica, “altri sarebbero morti molto tempo prima” rispetto a Il Pibe de Oro. Il giornalista ha assicurato che, “purtroppo”, Diego, “aveva una componente di dipendenza da tutto ciò che era distruttivo per lui”.
L’autore di ‘La salute di Diego’ è convinto che l’ex numero dieci del Napoli aveva avuto in dono un “corpo privilegiato” in termini di resistenza. Per questo, nonostante sia stato colpito da intensa cardiopatia dilatativa, è comunque riuscito a trascinarsi oltre un limite entro cui “altre persone sarebbero morte molto prima”. “Il problema è che non ha mai voluto recuperare”, ha puntualizzato Castro.
Maradona e la “cospirazione sfumata che voleva trafugare il suo cuore”
Per quel che riguarda il presunto complotto che avrebbe mirato a prelevare il cuore di Maradona, il medico ha raccontato che ci sarebbe stato un “gruppo che progettava di irrompere e trafugare il cuore di Diego”. La cospirazione, ha sottolineato sempre Castro, non è però andata a buon fine.
Castro ha quindi ricordato che in effetti il cuore de ‘El Diez’ è stato estratto dalla salma. Ma per un motivo preciso, cioè per essere esaminato in quanto era importante nel determinare la reale causa della morte. “Poi è passata l’informazione che è sepolto senza cuore”, ha aggiunto il medico che ha parlato della vicenda anche in un colloquio con Juana Viale a ‘El Trece’.
“Perché il cuore di Maradona pesava più degli altri”: parla il medico Nelson Castro
“Il cuore di Maradona pesava mezzo chilo. Era un cuore molto grande. Di solito pesa 300 grammi, ma il suo era più grande non solo perché era un atleta ma per l’insufficienza cardiaca che aveva”, ha concluso Castro.