La scomparsa di Diego Armando Maradona non è stato un avvenimento che ha scosso soltanto il mondo del calcio. Anche all’interno della sua famiglia, infatti, sono cominciate delle guerre senza precedenti. Il pomo della discordia stavolta sarebbe un anello molto costoso che Maradona aveva ricevuto in regalo in Bielorussia, nel 2018, in occasione della nomina come presidente onorario della Dinamo Brest. Si tratta di un gioiello con un diamante blu incastonato, tra i preferiti dell’argentino, al punto da indossarlo anche quando allenava il Gimnasia.
La famiglia di Maradona in lite per un anello: l’intervento di Giannina
Un anello che era stato valutato 300 mila euro. A detta del giornalista Luis Ventura, è stato trovato nella cassaforte che Maradona aveva sotto il letto dove è morto.
A dire la sua sull’argomento ci ha pensato anche Mario Baudry, l’avvocato di Dieguito Fernando, l’ultimogenito del Diego e compagno di Veronica Ojeda: “Ho una chat con Monona – la sua cuoca – che ammette a chi l’ha consegnato e anche le riprese dell’assistente di Diego, dove si vede che lo mette in macchina una delle figlie”.
Secondo l’avvocato, la figlia in questione è Giannina: “La scorsa settimana si era offerta di aprire la cassaforte ma, siccome non era una questione importante, abbiamo deciso di non farlo. L’importante ora è il procedimento penale”.
Delle dichiarazioni che hanno provocato l’ira di Giannina, la secondogenita del Pibe de Oro che su Twitter ha voluto dire la sua: “Se mi uccidono cercando un anello che non ho, sono tutti complici. Non possono provare quello che dicono: sono il risultato della m…a che consuma il nostro Paese”.
Continuano le diatribe, dunque, anche se sono passate settimane dalla morte di Maradona. Di recente è stato diffuso anche un video dell’ex calciatore del Napoli, fatto pochi giorni prima della morte. Maradona appare molto provato dopo aver subito un’operazione per rimuovere un edema subdurale alla regione sinistra del cervello. La medicazione è abbastanza evidente. Lo sguardo è spento e parla a fatica.
Intanto, il suo chirurgo Leopoldo Luque continua ad essere considerato una figura centrale nell’inchiesta che è stata aperta sulla morte di Maradona. Si prefigurano imputazioni per abbandono di persona, negligenza medica e omicidio colposo. A peggiorare le cose anche la frase “il ciccione sta morendo”, pronunciata al telefono durante le ultime ore di agonia dell’ex calciatore.
Ancora tanto rumore intorno a Maradona, un campione che è entrato nella storia del calcio. Una carriera di tutto rispetto, cominciata da professionista nel 1976, con gli Argentinos Juniors. Ha debuttato con la maglia numero 16 nella partita contro il Talleres, poco prima di compiere 16 anni. Da lì, in poi, una vita dedicata al calcio, di cui è diventato mito.