Il peggio sembra essere alle spalle per Marco Della Noce. Il comico di Zelig racconta cosa è successo nell’ultimo periodo. Per fortuna ha di nuovo un tetto sulla testa e un lavoro.
Marco Della Noce: “Ho una casa, un lavoro e sto curando la depressione”
“Sono felice perché adesso ho di nuovo un tetto sulla testa, ho ripreso a lavorare (allo Zelig Cabaret di Milano dove tornerà il 12-13-14 gennaio, ndr) e sto curando la depressione in cui sono sprofondato lo scorso autunno”: lo racconta il comico in esclusiva al settimanale Spy in edicola da venerdì 5 gennaio.
“Ma il regalo di Natale più bello è stato recuperare l’affetto dei miei tre figli: abbiamo passato le feste insieme e ho spiegato loro tutto quello che è successo in questi mesi. Con la mia ex moglie c’è invece il silenzio assoluto. Lei fa quello che la legge le consente di fare, ha anche un fratello avvocato. Io vorrei delle leggi sulle separazioni più eque nei confronti dei padri e che gli avvocati lavorassero per risolvere i conflitti, non per prolungarli”.
Quindi conclude dicendo: “I miei colleghi comici mi hanno aiutato molto, mi hanno anche pagato l’albergo quando, dopo lo sfratto esecutivo, ho dovuto dormire in macchina. Ma non ho mai perso la voglia di far ridere, fa parte del mio Dna”.
Quando Marco Della Noce è stato costretto a dormire in auto
La storia del comico che ha interpretato, tra gli altri, i personaggi Larsen e Oriano Ferrari, è stata raccontata da Il Giorno e nei programmi di Canale 5 condotti da Barbara d’Urso.
Dopo essere stato sfrattato dalla sua abitazione di Lissone, versando in condizioni economiche precarie, è stato costretto a vivere in auto, in attesa di un aiuto dai servizi sociali.
Tutto è iniziato con la separazione dalla moglie e la giusta richiesta degli alimenti per i due figli. Successivamente gli hanno pignorato la partita Iva.
Il sessantenne attore e doppiatore milanese è anche finito in depressione ed è stato in cura all’ospedale di Niguarda.