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Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, il campione Marco Maddaloni si è raccontato, oltre il personaggio televisivo. Lo abbiamo conosciuto in tv, tra Isola dei Famosi e Grande Fratello e campione olimpionico di Judo, ma Marco ha una importante storia di riscatto alle spalle, nato e cresciuto nel quartiere di Scampia.

Nel suo libro ”L’anima del campione” Marco Maddaloni ha raccontato di come è stato vivere l’infanzia a Scampia e di come sia stato lo sport a dargli l’opportunità di crescere e dare alla sua famiglia un futuro migliore. Proprio lo sport è la disciplina che usa anche con i suoi bambini, avuti dalla moglie Romina: tutti e tre i piccoli fanno Judo seguendo la tradizione di famiglia. Maddaloni dice di aver paura che i suoi bambini, a cui ha cercato di dare tutto quello che lui non ha avuto, crescano senza quella fame di combattere che serve per vivere, per questo punta tutto sullo sport, per farli crescere con degli obiettivi e determinati.

La vita a Scampia di Marco Maddaloni: il trauma che gli causò il mutismo

Una storia molto difficile da raccontare per Maddaloni è quella della sua infanzia nelle Vele di Scampia. Il campione è grato di essere nato in un quartiere difficile, questo gli ha permesso di diventare l’uomo che è oggi e di affrontare la vita con una forza diversa. Lui e tutti i suoi fratelli hanno avuto il riscatto tramite lo sport del Judo (ricordiamo, la sorella di Marco è Laura Maddaloni, campionessa e moglie del pugile Clemente Russo), ma la vita a Scampia è stata difficile. Maddaloni rivela che da bambino nella Vela in cui vivevano non c’era l’ascensore e che per fare cinque piani di scale per arrivare casa loro, i suoi genitori dovevano portarlo in braccio. La forza fisica di sua madre gli fu di ispirazione, e proprio questo rapporto che aveva con sua madre fu importante per un episodio terribile che gli lasciò un trauma.

Un giorno, erano in casa soli lui e sua madre e scoppio una bombola del gas. L’esplosione improvvisa e la paura lasciarono a Marco Maddaloni un forte trauma: per lo spavento dello scoppio e di aver visto sua madre correre immediatamente ai ripari, restò muto e per mesi non riuscì a parlare. Solo grazie ai suoi fratelli ricominciò a fare uso della parola. Era la prima volta che lo raccontava in televisione, lasciando di stucco anche Silvia Toffanin.

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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