‘O mar for è la sigla di Mare Fuori ma anche un grandissimo successo come brano musicale. Tutti la cantano, tutti l’hanno sentita almeno una volta ed è solo l’ennesimo traguardo che la serie tv di Rai Due è riuscita a raggiungere. Mare Fuori ha registrato dei numeri da capogiro: 60 milioni di views su Rai Play, più di un miliardo di interazioni su Tik Tok e infine la sigla ‘O mar for che ha raggiunto il Disco d’Oro. Forse non tutti sanno che l’autore della siglia è uno degli attori del cast: si tratta di Matteo Paolillo, che nella serie interpreta il personaggio di Edoardo Conte.
Oggi Matteo Paolillo è stato ospite di Tv Talk. Nel programma del sabato pomeriggio di Rai Tre si è parlato dell’enorme successo di Mare Fuori e l’attore ha spiegato che, nonostante i numeri enormi, la loro vera soddisfazione sta nel riscontro positivo sui giovani. Sono tanti a dire a ognuno di loro di aver riacceso qualche speranza per il loro futuro e non possono che esserne contenti. Infine, c’è stata una domanda proprio sulla sigla. Paolillo non è solo attore ma anche cantante. Quindi ha spiegato come è nata ‘O mar for e perché è diventata la sigla di Mare Fuori:
“Ho scritto questo brano durante la preparazione del personaggio. Stavamo già girando la prima stagione. Ho scritto la canzone e l’ho mandata sul gruppo WhatsApp con il cast. A loro è piaciuta tanto, sul set hanno iniziato a cantarla, poi è arrivata la troupe e il regista. Poi il regista mi ha detto facciamola diventare la sigla”
Chissà se il cast aveva già intuito che sarebbe stato un enorme successo anche tra il pubblico. Certo è che l’impatto immediato e così forte sugli attori e sulla troupe si è verificato anche sugli spettatori, questo è poco ma sicuro. La canzone ‘O mar for è un enorme successo, tanto quanto la serie di cui è diventata sigla.
‘O mar for, il significato della sigla di Mare Fuori
Tanti si interrogano sul significato della canzone ‘O mar for. Il testo parla del carcere giovanile dove è ambientata la serie tv e ripercorre la vita di un giovane che è finito dietro le sbarre. Parla delle lacrime della madre, del motivo che lo ha portato ad abbracciare la malavita ma anche delle fragilità di chi si illude di fare soldi facilmente. Il protagonista della canzone non vede il “mare fuori”, quello oltre le sbarre, ma sa perfettamente che esiste. Un mare che ha il sapore di libertà e che usa per cullarsi ripetendosi “Non ti preoccupare, c’è il mare fuori”.
Interpellato da Fanpage, l’attore di Edoardo di Mare Fuori aveva detto: “Il mare fuori è la libertà fuori dalla prigionia, è la speranza di poter vedere quel mare senza le sbarre che gli fanno da contorno”. E ancora: “Ascoltando questa canzone alcuni ragazzi mi hanno detto che hanno trovato la forza di affrontare i momenti più difficili in carcere. Per me è stato un grandissimo orgoglio, credo sia questo lo scopo dell’arte”.