Maria De Filippi-Milly Carlucci, altra diffida: spiffero di Dagospia e le parole della conduttrice Rai. Nuovi retroscena sulla querelle
Pare che la querelle diffida – non diffida tra Milly Carlucci e Mediaset, in particolare con Amici Celebrities di Maria De Filippi, non si sia conclusa a tarallucci e vino. Dagospia ha reso noto nelle scorse ore che dopo la prima lettera, datata 26 settembre 2019 (con cui i legali incaricati dalla conduttrice e dal gruppo autoriale Rai mettevano sull’attenti il talent vip di Canale 5), ce ne sarebbe stata una seconda, stavolta con data 31 ottobre. La questione dunque non sembra essersi del tutto chiusa. D’altra parte la Carlucci, ieri, intervistata da TvBlog non ha negato che la vicenda sia stata archiviata ma ha dichiarato che lei non se ne occupa in prima persona.
Spunta un’altra diffida
“Dagospia può dimostrare che a quella lettera di settembre (che si chiudeva con ‘ci riserviamo di adire le vie legali” in caso di mancata ottemperanza) ne è seguita un’altra del 31 ottobre”, si legge sul portale diretto da Roberto D’Agostino che aggiunge dei dettagli: “NELL’OGGETTO la seguente frase: ‘DIFFIDA a cessare atti di imitazione del format televisivo Ballando con le Stelle’, con l’avvocato che precisa in nome e per conto di chi sta scrivendo: Milly Carlucci e Giancarlo De Andreis (più gli autori)”. Dunque? Che succede? “Inutile dire – scrive sempre Dagospia – che anche questa letterina si chiudeva con l’intimazione ad adempiere e la minaccia di rivolgersi al tribunale. Insomma, sarà pure una ”cosa tra legali”, ma questi legali sono espressamente incaricati da Carlucci e De Andreis a ordinare a RTI/Mediaset di stravolgere il format di Amici Celebrities perché un personaggio famoso che balla con un insegnante lo può far vedere solo lei, non importa quale sia il contesto, le modalità”.
Milly Carlucci: “Si sono scritti gli avvocati, non so a che punto sia la vicenda”
“Si sono scritti gli avvocati, non so a che punto sia la vicenda. È una cosa tra legali, tra Mediaset e i legali del gruppo autoriale Rai”, ha dichiarato a TvBlog la Carlucci nelle scorse ore, precisando: “Non era una diffida, ma una lettera nella quale l’avvocato aveva detto al suo collega di Mediaset ‘guardate, avete firmato un contratto, vi siete impegnati a non citare gli elementi fondanti di Ballando e effettivamente la celebrità che balla con un maestro è un elemento fondante’. Non un diffida, ma una cortesia dell’avvocato al collega.” Insomma si tratta di diffida o cortesia?