A svelare i retroscena legati al lavoro svolto da Maria De Filippi nei suoi programmi televisivi ci pensa un’autrice tv, che ha lavorato per quasi 28 anni al suo fianco. Si tratta di Vanessa Collini Sermoneta, la quale si svela in una nuova intervista per TvBlog. Da qualche giorno è disponibile nelle librerie il suo libro Figli di Maria. In realtà, avrebbe voluto intitolarlo Grazie Maria, ma le hanno fatto notare che sarebbe apparso troppo banale.
Nel 1999 ha iniziato ha lavorare nel mondo di Maria De Filippi, prima come redattrice e poi come autrice, lasciandolo nel 2020. La conduttrice dei programmi di successo di Canale 5 è stata giustamente informata dell’uscita di questo libro, che risulta essere un vero e proprio ringraziamento. Maria non le ha detto nulla, ma Vanessa spiega che “spesso capita che non risponda”. Ma perché ha smesso di lavorare con la Fascino?
“Maria lavora 7 giorni su 7, circa 12 ore al giorno. Per un periodo ho tenuto quel ritmo anche io. Per dire: mi sono sposata il 2 settembre 2020, di mercoledì. Il giorno prima ho lavorato fino alle 18 e il giorno dopo alle 11 ero in ufficio perché si registravano due puntate di Uomini e donne. Non me chiese Maria, è che io sono fatta così. Ad un certo punto – dopo essermi divertita lavorando a cose che per me sono fighe – mi sono resa conto che avevo poco curato la famiglia”
Oggi Sermoneta continua a fare l’autrice tv, per Greenbo di Marco Belardi. Ancora ora, quando incontra i cosiddetti “figli di Maria” sono “tutti felici di essere nati con lei”. Tra questi Vanessa è molto legata ad Anna Munafò, con cui ha attualmente una bella amicizia. Inoltre, ricorda con affetto Tina Cipollari, Claudia Montanarini, Costantino Vitagliano, Alessandra Pierelli e Giuseppe Lago.
E, ovviamente, non può non tenerci al suo rapporto con Maria, con la quale è nato un gruppo che sta bene sia sul lavoro che nella vita privata. Nel suo libro, l’autrice racconta di aver salvato in rubrica il numero della De Filippi, che potrebbe tornare alla conduzione del Festival di Sanremo, con “La Belva”. Oggi spiega perché:
“Maria è un grande lavoratrice, una persona molto generosa, ma è un datore di lavoro molto esigente. Io ho fatto parte del ristretto cerchio di persone di cui si circonda e ne ho beneficiato, ma quando le cose non vanno bene o vengono gestite come non piace a lei può capitare di ricevere telefonate in cui ti urla contro: ‘Che cavolo state facendo?’ (ride, Ndr). Belva mi sembrava un nome divertente, come la Belva umana del film di Fantozzi. Era il mio capo, l’ho sempre rispettata, ma spesso abbiamo discusso. A Maria piace molto ascoltare i pareri delle persone con cui lavora, si interfaccia, si mette in discussione”
Vanessa Collini Sermoneta risponde, inoltre, a chi crede che vari personaggi degli attuali programmi televisivi siano la rappresentazione del trash. Ebbene, l’autrice fa notare che vi lavora in televisione non può non vivere di ascolti. Pertanto, si cerca di portare sul piccolo schermo ciò che il pubblico vuole vedere. Anzi, spiega che è anche capitato di aver tagliato qualcosa che potesse essere considerato trash. Dunque, capita anche di dover frenare alcune situazioni, gestendo l’abbigliamento e il linguaggio.
“Se Uomini e donne non venisse così tanto visto, noi il giorno dopo non racconteremmo più i bisticci di Tina e Gemma, ma magari una poesia. Che però non funziona allo stesso modo”
E questa considerazione, in effetti, non fa una piega.