Dai campi da ‘battaglia’ di rugby alla tv. Un salto mica da poco; è la storia di Martin Castrogiovanni, ex pilone della Nazionale di rugby diventato uomo di spettacolo. A credere in lui Maria De Filippi che lo ha piazzato dietro al bancone di uno dei programmi più popolari d’Italia, Tu si que vales, show campione di ascolti del sabato sera di Canale Cinque. Una sorta di seconda vita. La prima passata a menare sportellate sul rettangolo verde tra Italia, Inghilterra e Francia. La seconda davanti alla telecamera. L’ex sportivo ha raccontato il suo percorso in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Da Paranà a Calvisano, fino alla festa di Ibrahimovic: “Che errore!”
Castrogiovanni nasce a Paranà, in Argentina, il 21 ottobre 1981. A 19 anni la chiamata del Calvisano, squadra di rugby del Bresciano. Passa poi al Leicester dove vive i suoi anni sportivi migliori. Poi va in Francia e scatta un patatrac nel 2016. Si reca di nascosto al compleanno di Zlatan Ibrahimovic a Las Vegas. Il club non viene informato e si va per vie legali. Martin sa bene di aver sbagliato:
“La cosa più stupida della mia vita da giocatore. Ero infortunato. Potevo chiedere: posso andare alla festa di Ibra? Però ero convinto che mi avrebbero detto di no, allora raccontai che andavo in Argentina a trovare mia nonna. Ovviamente mi scoprirono subito e quello che accadde dopo mi portò ad allontanarmi dal rugby. Avrei voluto chiedere scusa ai miei compagni, non fu possibile, il club mise di mezzo gli avvocati perché i francesi sono fatti così. La verità è che ero tornato dal Mondiale infortunato, avevo un contratto importante e forse non ero più il giocatore che loro si aspettavano. Me lo hanno fatto pagare. Il rugby è uno sport che ti insegna a prenderti le tue responsabilità, sapevo di avere sbagliato e volevo solo scusarmi. Chiudere così mi ha ferito. Ho amato molto il rugby e ho anche sofferto molto per il rugby. Però ho sempre creduto nella filosofia del gioco, nei suoi valori. Che forse non sono più quelli di una volta”.
Tu si que vales l’aiuto dei conduttori
Oggi lo si vede in tv a Tsqv. Altro ambiente, la competizione c’è anche sul piccolo schermo ma è ben diversa da quella sportiva. “La vita è competizione – ragiona Castrogiovanni -, lo spettacolo, la tv, è una competizione diversa. In campo quando vedevo un buco mi ci buttavo con la testa, ora è diverso. Credo di aver pensato sempre troppo alla competizione, sei un atleta e vuoi vincere. Non posso giocare a calcetto, sto imparando a giocare a carte, prima nemmeno potevo giocare a risiko perché volevo sempre vincere. Durante il primo lockdown ho dovuto rivedere un po’ di cose, ora sono molto migliorato”.
A Tu si que vales dice di divertirsi. Inizialmente, a dargli una mano per non farlo sentire un pesce fuor d’acqua, sono stati tutti i big del cast fisso che partecipano al programma. Alessio Sakara, il campione di arti marziali col quale conduce (il lottatore è il fidanzato di Raffaella Mennoia, braccio destro di Maria De Filippi), gli ha insegnato a “prenderla dalla parte giusta”. Anche gli altri lo hanno aiutato ad inserirsi nei meccanismi del piccolo schermo:
“Non mi vedevo, io che ho letto pochissimi libri, a leggere un gobbo. Invece. La verità è che ho sempre avuto fortuna. Tutti mi hanno dato una mano, Belen mi aiutava con il copione, Gerry Scotti, Maria De Filippi mi hanno fatto sentire bene. Teo Mammuccari, sempre sarcastico e diretto, mi ha dato una mano. Mi hanno incoraggiato. Lo ripeto, sono fortunato”.
Martin è una delle presenze fisse alle iniziative di Bebe Vio, con la quale condivide un forte legame di amicizia e stima: “Bebe è la dimostrazione che troppe volte pensiamo in modo sbagliato, dimostra che è giusto fare le cose e non farsi condizionare da niente. Sono convinto che se da ragazzo avessi vissuto le esperienze che vivo adesso, sarei diventato una persona migliore. Collaboro anche con Amref, sono andato in Africa con Daniela, mia moglie. Ci sono tante cose da fare”.
Martin Castrogiovanni e l’amore per la moglie Daniela
Con Daniela è sposato da quasi tre anni. Galeotta fu una cena di un amico in comune. E pensare che lei non voleva nemmeno andare al pasto. All’ultimo minuto ha deciso invece di presenziarvi. Ed è scoccata la scintilla. La cosa curiosa è che Martin non era presente fisicamente a quell’evento:
“Questo amico decide di fare una videochiamata per salutarmi e, tra le varie persone, parlo anche con lei. Mi sono fatto mandare il numero di Daniela e abbiamo iniziato a scambiarci messaggi. Io sono tornato dopo diverso tempo dall’Argentina, ma in tutto quel periodo ci siamo scritti e, non appena rientrato in Italia, ci siamo incontrati”.
Martin, con le donne, dice di essere un uomo timido. E infatti, sempre secondo il suo racconto, a muovere i primi passi è stata Daniela. Subito c’è stata sintonia. La convivenza è cominciata poco prima del lockdown del 2020, un’esperienza che ha rafforzato il rapporto di coppia: “In un contesto di difficoltà, dove c’era sofferenza e paura, la condivisione ci ha dato la forza per gestire quel momento e ci ha unito ancora di più”.
La donna ha aiutato Castrogiovanni ha trovare un equilibrio dopo la fine della carriera sui campi da rugby: “Venivo da un periodo un po’ così, avevo smesso di giocare e non sapevo bene cosa fare. Mi ha dato equilibrio, mi ha fatto credere di più in me stesso, mi ha insegnato a prendermi cura delle mie cose e di tutto quello che porto avanti. Ha dato più lei a me che io a lei».