Puntata assolutamente movimentata quella di oggi, 30 aprile, de La Volta Buona. Mentre tutto procedeva normalmente, ecco che Caterina Balivo è caduta sul suo fianco destro, come svenuta. Gli ospiti della puntata, ovvero Massimo Dapporto, Adriano Pantaleo, insieme agli imitatori di Stanlio e Ollio, hanno cominciato a chiamare la conduttrice, continuando, però, a conversare come nulla fosse.
Fino a quando uno dei quattro ha esclamato:
Acqua e zucchero, grazie!
Verità o finzione? Nulla di preoccupante. La conduttrice, molto chiacchierata ultimamente, soprattutto a causa delle sue simpatiche gaffe, ha lasciato tutti a bocca aperta, rialzandosi in un battibaleno. E, rivolgendosi a Massimo Dapporto, ha esclamato:
Tu dovresti dire: “Sei morta?”, come dicevi a tua mamma!
Parte da qui il racconto di un Massimo Dapporto incredulo ed emozionato, mentre ricorda le frasi forti che gli rivolgeva mamma Augusta, ballerina e donna dello spettacolo:
Io non sono la tua mamma, lei è in America. Io sono la tua matrigna!
Un racconto particolare quello dell’attore, che ha tracciato un quadro alquanto controverso del rapporto con sua madre, e che sicuramente non è passato inosservato al pubblico da casa, così come ai presenti in studio. L’attore ha poi continuato, raccontando un episodio che oggi definiremmo quantomeno preoccupante:
Ero a Venezia, in gondola con mia madre. Iniziò a venirmi il mal di mare, quindi lei mi mise con la testa fuori dalla gondola. Io iniziai a gridare: “Aiuto, aiuto, salvatemi! Questa non è la mia mamma, è una matrigna!”. Quando ero piccolo non è stato semplice, poi col tempo abbiamo chiarito la situazione. Lei queste cose me le diceva in privato, mentre stavo per addormentarmi. Mio padre non le sentiva.
L’omaggio al padre di Massimo, l’indimenticato attore Carlo Dapporto
L’intervista è proseguita, quindi, con l’omaggio affettuoso a Carlo Dapporto, il padre di Massimo, uno degli attori più importanti della tv italiana, nato nel 1911 a Sanremo. Famosa la sua interpretazione di Stanlio e Ollio, insieme a Carlo Campanili, datata 10 ottobre 1935. Quell’interpretazione fu la chiave di volta della sua carriera, che lo rese un mito e che, ancora oggi, lo fa ricordare come uno degli attori più amati dello spettacolo italiano degli anni 50.