Massimo Giletti e la morte del padre Emilio: il retroscena amaro sulla Rai. E sul ritorno a Viale Mazzini porte quasi del tutto chiuse
Massimo Giletti a ruota libera. Il conduttore di Non è L’Arena ha parlato senza filtri a SuperGuidaTv, affrontando svariati argomenti: dai rumors che lo vorrebbero nuovamente corteggiato dalla Rai, al suo rapporto con La7, fino al lutto paterno (papà Emilio è venuto a mancare lo scorso 4 gennaio). E a proposito della morte del genitore, il giornalista ha svelato un retroscena amaro riferendosi al servizio pubblico. Tutt’altre parole per il proprietario di La7, Urbano Cairo, con il quale Giletti ha un ottimo rapporto non solo professionale ma anche umano.
Giletti e la tv ai tempi del Covid-19
Giletti è un veterano del giornalismo televisivo. Tante interviste negli anni e un’infinita di ospiti; è rimasto qualche sogno nel cassetto? “Qui entriamo in una galleria infinita di personaggi …”, la risposta. Insomma, non si può certo dire che abbia finito gli stimoli. Si passa al capitolo tv. La7, essendo un canale dedicato all’informazione, non si è praticamente mai fermata per il coronavirus. Altre reti hanno optato, in certi casi, per scelte differenti: “Non ho memoria di chi è stato sospeso… . No forse: Vespa e Le Iene, se non ricordo male. In fondo mi sono mancate molto Le Iene, non ho mai capito perché abbiano smesso di andare in onda siano state sospese più a lungo dei quindici giorni di quarantena o delle due settimane … è una voce che è mancata molto.”
Funerali papà Emilio: “Cairo ha preso un aereo per starmi vicino, la Rai nemmeno un telegramma”
In questi giorni si parla molto di un possibile suo ritorno in Rai. Cosa c’è di vero? “Sono dei bei ricordi, ma io oggi ho un legame molto profondo con il Presidente Cairo”. Porte chiuse, quindi. Inoltre Giletti ha riferito un amaro aneddoto relativo alla Rai: “Ricordo che quando è morto mio padre la mattina dei funerali mi son girato e vicino a me ho trovato proprio lui, il Presidente Cairo. La Rai non mi ha mai mandato nemmeno un telegramma. Io metto i rapporti personali prima di tutto e quindi vedere che il Presidente Cairo, che la notte prima era a Roma, ha preso un aereo ed è corso da me per mettermi una mano sulla spalla in un momento durissimo, è stato sicuramente molto importante.”