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Arrivata la svolta nel caso della tragica morte dell’amato attore Matthew Perry. Nella giornata di ieri, Mark Chavez, uno dei medici indiziati per la morte di Perry si è presentato in tribunale ed è arrivata la confessione. Chavez ha somministrato consapevolmente dosi sempre più alte di ketamina all’attore e ora rischia il carcere.

L’amato volto di Friends si è spento nell’ottobre del 2023 a 54 anni nella sua casa di Los Angeles. La sua scomparsa ha spezzato il cuore di amici e colleghi e di milioni di fan in tutto il mondo. Nel corso della sua carriera, Perry non ha mai fatto segreto delle sue battaglie contro la depressione e le dipendenze. Per questo, quando è stato trovato senza vita tutti hanno pensato che si trattasse di un caso di suicidio. Gli inquirenti hanno voluto però vederci chiaro sulle persone che prescrivevano i medicinali all’attore. Siamo così finiti con l’imputazione di due medici, accusati di aver somministrato dosi sempre più crescenti di anestetici.

Matthew Perry, il medico confessa: si è approfittato delle disponibilità economiche dell’attore

Nella giornata di ieri 30 Agosto, si è presentato in tribunale a Los Angeles Mark Chavez, medico accusato di aver somministrato la ketamina risultata poi letale all’attore. Chavez ha confessato: ha approfittato della disponibilità economica dell’attore e avvalendosi di certificati medici falsi ha sottratto l’anestetico chirurgico nella clinica in cui lavorava per venderla a Perry. Ora che c’è stata la confessione, Chavez può patteggiare ma rischia comunque 10 anni di carcere. La sua è solo l’ultima delle confessioni di chi c’era davvero dietro la morte di Matthew Perry. Prima di Chavez, un conoscente dell’attore ha confessato di aver agito da intermediario per procurarsi la droga mentre l’assistente personale di avergli somministrato l’anestetico il giorno della morte.

Ci sarebbero altri due personaggi legati a questa tragedia che secondo gli inquirenti hanno approfittato della fragilità di Perry e delle sue possibilità economiche. Si tratta del dottor Salvador Plasencia, accusato di aver creato un vero e proprio sistema di vendita di ketamina a Perry, finalizzato ad estorcergli denaro e di Jasveen Sangha. Quest’ultima è conosciuta a Hollywood come la ”regina della ketamina” ed è accusata di aver venduto la dose letale per Perry. Nella sua casa sono state trovate più di 80 fiale di anestetico chirurgico e centinaia di pillole, tra metanfetamine e cocaina. Sia Sangha che Plasencia però si sono dichiarati non colpevoli. Sarà il tribunale a decidere se sono o meno coinvolti nella morte di Matthew Perry, vittima di persone spregevoli che anziché aiutarlo a combattere si sono approfittati della sua debolezza come sciacalli.

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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