Maurizio Costanzo: “Corona? Storia di un masochista” Fabrizio commenta
Maurizio Costanzo, bastone e carota per Corona. Il marito di Maria De Filippi, che ha sempre mostrato comprensione e vicinanza umana per l’ex re dei paparazzi (pur sottolineando i suoi errori), ha commentato nuovamente la vicenda di Fabrizio che l’8 giugno, a livello giudiziario, si alimenterà di un nuovo capitolo. Ma si proceda con ordine: nelle scorse ore il giornalista è stato impegnato in una diretta Instagram con Simona Ventura. Il compagno di quest’ultima, Giovanni Terzi, di recente ha intervistato Ivano Chiesa (su Libero Quotidiano), legale di Corona che ha spiegato che l’8 giugno ci sarà un’udienza in cui al suo assistito, per una ridefinizione della pena, potrebbero essere inflitti altri nove mesi che andrebbero ad aggiungersi ai due anni e mezzo che restano da scontare. Alla luce di tutto questo, si è espresso Costanzo.
Costanzo: “Lui è un ragazzo in parte sfortunato, in parte scriteriato”. Corona risponde
“Ho molto apprezzato l’articolo di Giovanni Terzi”, ha detto Costanzo a Simona Ventura che ha risposto: “Tu sei stato molto vicino a Fabrizio…” A questo punto il decano del giornalismo italiano ha dichiarato: “Lui è un ragazzo in parte sfortunato, in parte scriteriato. Io lo ho portato diverse volte in tv. Ha una voglia di farsi del male come non ho mai visto in nessuno. Questa è la storia di un masochista. Dovrebbero farlo uscire…”. L’intervento di Maurizio è prontamente stato captato da Corona che ha repostato i filmati dell’intervista tra le sue Stories Instagram, chiosando: “Farsi del male sì, combattere il male anche. Bisogna conoscere la storia vera”.
Corona, parla l’avvocato: “Non ha più sgarrato”
Durante l’intervista rilasciata a Giovanni Terzi nei giorni scorsi, l’avvocato di Corona, Ivano Chiesa, ha parlato anche dell’uso, fatto in passato, delle sostanze stupefacenti del suo assistito: “Intanto ha ammesso il fatto di fare uso di sostanze e, già questo, è un fatto profondo. Una volta che lo ha dichiarato, non ha più sgarrato sul tema delle tossicodipendenze ed è sempre stato rigoroso nel rispettare ogni regola. Siamo a un punto di svolta perché questi ulteriori nove mesi sono ingiusti sia da un punto di vista legale sia umano”.